A sei mesi dall’inizio della guerra scatenata dalla Casa Bianca contro Huawei e che ormai è un capitolo a parte in quella, più ampia, dei dazi tra Usa e Cina, è ormai chiaro che il colosso cinese non ha alcuna intenzione di farsi spaventare.
E se l’atteggiamento di Huawei è stato ora di minaccia - nemmeno tanto velata, come nel caso del discorso tenuto dal presidente di turno al Mobile World Congress di Shanghai – ora di sfida – come nel caso del lancio in Europa del Mate30 senza suite di Google – il suo spin-off Honor ha deciso di non essere da meno e si prepara a lanciare il suo primo smartphone 5G.
Del resto l'ultima edizione dell’Ericsson Mobility Report stima che nel 2025 ci saranno 2,6 miliardi di abbonamenti al 5G nel mondo e che dallo stesso anno gli utenti consumeranno in media 24 GB al mese da smartphone, rispetto ai 7,2 GB attuali, grazie all’aumento della fruizione di video in mobilità e all’introduzione di nuovi servizi.
Per questo la maggior parte dei produttori si sta preparando alla battaglia per il 5G: Xiaomi, uno dei player più interessanti nella fascia media, ha intenzione di lanciare oltre 10 smartphone con la connettività di quinta generazione entro il 2020 e nel 2020 sono attesi sul campo di gara anche Sony, Nokia e HTC.
Secondo le indiscrezioni, Honor V30 Pro – che sarà presentato a Pechino insieme al suo fratello minore senza connessione 5G V30 il 26 novembre – monta la versione 10 di Android e questo dovrebbe preludere a una commercializzazione anche in Italia.
Il lancio della serie 20 fu funestato dall’annuncio, appena 24 ore prima, del bando all’utilizzo di Google che ritardò di cinque mesi l’arrivo sul mercato italiano della versione Pro.
Come sempre il lancio è circondato da un alone di mistero rischiarato da indiscrezioni su indiscrezioni comparse sul web che poco lasciano alla sorpresa in vista della presentazione del 26 novembre a Pechino.
Da quanto si dice, il V30 Pro dovrebbe presentare un doppio foro nel display simile a quello di Galaxy S10+, per alloggiare la fotocamera per i selfie e un sensore di profondità per lo sblocco intelligente. Il comparto fotografico posteriore dovrebbe alloggiare un modulo rettangolare con tripla fotocamera: il sensore principale da 60 MP, un grandangolo, un macro e ancora un sensore di profondità. A quanto sembra manca, per la prima volta in un Honor, il jack audio da 3,5mm.
All’interno la novità dovrebbe essere il nuovo processore di Huawei Kirin 990, che nella versione Pro adotterà la variante con connettività 5G, grazie al modem integrato che offre il supporto sia Standalone che Non-Standalone. Cosa significa questo? In una prima fase, le reti 5G saranno supportate dall'infrastruttura 4G esistente. Qui, gli smartphone abilitati per il 5G si collegheranno alle frequenze 5G per miglioramenti della velocità di trasmissione dei dati, ma utilizzeranno comunque il 4G per compiti non relativi ai dati. La diffusione dello standard Standalone porterà a una semplificazione e al miglioramento dell'efficienza, con una riduzione dei costi e un aumento delle prestazioni soprattutto in termini di bassa latenza e affidabilità. Il V30 Pro passerà da uno standard all’altro senza che l’utente si accorga di nulla.
Secondo quanto anticipato dal presidente di Honor, Zhao Ming, durante la conferenza World Internet in Cina, il V30 è pensato per un pubblico giovane, come sempre nei device della casa cinese, e per questo il comparto fotografico sarà particolarmente curato insieme al display - è atteso un Oled da 6,57 pollici con una frequenza di aggiornamento di 90Hz, ideale per il gaming e lo streaming. Il Pro dovrebbe essere equipaggiato con una batteria da 4.200 mAh e ricarica veloce da 40W, mentre la versione base dovrebbe avere una batteria da 4.000 mAh e rticarica da 25W. La ram dovrebbe andare da 6 a 8 giga e lo storage da 128 a 256 giga. Ma le reali caratteristiche, i prezzi e soprattutto la disponibilità in Europa saranno svelate sul palco allestito per l'evento al Politecnico di Pechino.