Una app da interrogare a voce su tutti i servizi di Trenitalia e un 'elmetto' in grado di aumentare in modo esponenziale il livello di sicurezza dei lavoratori della compagnia ferroviaria. Sono le due proposte che hanno vinto dell’Hackathon Moving Forward, la gara lanciata da Trenitalia in collaborazione con Codemotion per trovare nuove soluzioni capaci di migliorare, attraverso soluzioni tecnologiche inedite, l'esperienza dei passeggeri in viaggio e la sicurezza dei dipendenti dell’azienda.
Dalla maratona, a cui hanno partecipato un centinaio di esperti tecnologi tra studenti universitari e neolaureati, sono usciti vincitori i team ‘4Workers’ per la categoria ‘sicurezza sul lavoro’ e ‘SocialDev’ per la competizione sulla ‘Customer Experience’. A guidare la giuria nella valutazione dei progetti, è stata l’esigenza di trovare idee capaci di arricchire l’esperienza dei clienti e dei pendolari che si muovono ogni giorno in treno e soluzioni in grado di migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori che operano nell’azienda e sui binari. I vincitori della seconda edizione dell’Hackathon, ospitato negli spazi Luiss EnLabs di Roma Termini, hanno vinto quattromila euro in buoni da spendere su Amazon, e la possibilità di presentare i propri progetti al convegno ‘Digital Days’ dell’Union internationale des Chemins de fer (Uic), l’Unione internazionale delle ferrovie, uno dei più grandi think tank a livello mondiale sull’innovazione dei trasporti su binari.
I vincitori
L'elmetto intelligente che salva la vita
Machine learning, algoritmi predittivi e un device sotto ogni elmetto. Per il team ‘4Workers’, vincitore della gara che premia le idee rivolte alla sicurezza dei lavoratori Trenitalia, il futuro passa da una Raspberry, un computer poco più grande di una scheda telefonica. Cristiana Pagnottelli, Stefano Scafi, Luca Congiu, Fabio Mannis e Simone Carratta sono gli autori della proposta, che prevede l’utilizzo di sensori di prossimità su caschi, guanti e scarponi, così da verificare che gli operai non dimentichino i dispositivi protettivi. Un programma, installato sul telefono dell’operaio, controlla la presenza degli indumenti di sicurezza e avvisa l’operaio se ha dimenticato qualcosa. Una volta che il progetto sarà in piedi, l’ambizioso obiettivo del team è di ampliare la quantità di sensori, in modo da monitorare in tempo reale lo stato di salute del lavoratore. Nel futuro sarà possibile intervenire se il lavoratore dovesse cadere o perdere i sensi, perché lo stesso software sarebbe in grado di inviare un segnale d’emergenza ai colleghi e alla centrale operativa.
L'app da interrogare
Nella categoria ‘Customer Experience’ si è aggiudicata il primo posto la squadra ‘SocialDev’, composta da Antonio Colella, Feliciano Cindolo, Alessandro Cascino, Francesco Molitierno e Luigi Faticoso, con il servizio ‘Vito’ (Virtual Interactive Trenitalia Operator). Vito è un assistente virtuale ad attivazione vocale collegato con la rete di Trenitalia. L’utente può interrogare la App attraverso il proprio smartphone, per ricevere informazioni relative allo stato dei treni. Secondo l’idea dei suoi creatori, Vito sarà in grado di dare informazioni sul luogo di partenza e destinazione, sui servizi in stazione e su quelli a bordo del treno. Nell’emettere il proprio verdetto, la giuria dell’Hackathon ha sottolineato le potenzialità di questo progetto nel venire incontro alle esigenze degli utenti affetti da disabilità: con Vito in tasca infatti per avere tutte le informazioni necessarie ad affrontare il viaggio sarà sufficiente rivolgere una domanda al proprio smartphone.
Con oltre 2,7 milioni di download e 4 milioni di biglietti venduti, l'App del Gruppo FS ha dimostrato quanto sia apprezzata dagli utenti l’integrazione tra il servizio ferroviario e la tecnologia. Il biglietto digitale, lo scan del codice QR e il tabellone digitale dei treni sono ormai parte della quotidianità per oltre il 50% degli utenti delle Frecce e per chi viaggia sui trasporti regionali, i cui acquisti di biglietti via smartphone e tablet sono cresciuti del 118% in un anno. L’Hackathon dunque intercetta questa tendenza e punta ad aumentare il grado di soddisfazione e di efficienza del servizio, investendo sull’ingegno dei giovani sviluppatori che hanno raccolto la sfida di Moving Forward nel risolvere in modo pratico i ‘pain points’ - i punti critici - del sistema ferroviario.