Google Stadia è arrivato. A otto mesi dall'annuncio dello sbarco di Google nel settore del gaming da salotto, la vita di Stadia è ufficialmente iniziata. Da oggi, martedì 19 novembre, è infatti possibile accedere al servizio di cloud gaming del colosso di Mountain View e provare direttamente se davvero di rivoluzione si tratta.
Cosa è Google Stadia
Ma facciamo un passo indietro. Stadia promette, nelle intenzioni dei suoi creatori, di cambiare per sempre il modo in cui giochiamo ai videogame eliminando la necessità di avere console come PlayStation o Xbox. Al posto dei dispositivi fisici che si collegano alla tv, propone un abbonamento da fruire attraverso la Rete. Come altri prodotti di cloud gaming che nel frattempo si stanno affacciando sul mercato, punta insomma a spostare la potenza computazionale dalle console a casa ai server in cloud.
In poche parole il gioco non viene “elaborato” a casa nostra, ma nelle server factory di Google sparse per il mondo e che noi raggiungiamo con la banda larga. Un po' come avviene per i servizi di streaming stile Netflix, ma coniugato ai videogame. Che pongono tuttavia tutta una nuova serie di sfide tecnologiche.
La velocità di risposta di un nostro input sul controller deve infatti ottenere una risposta immediata altrimenti il gioco sarà nei fatti inutilizzabile. Servono quindi una velocità e una stabilità di connessione all'altezza di questa sfida. E anche una banda ampia a sufficienza per garantire il ritorno di un'immagine in altissima definizione. Tutti elementi che dovranno essere messi alla prova dei fatti.
Per usare Stadia Google chiede una connessione minima da 10 Mbps che garantisce tuttavia solo una risoluzione di 720p. Per l'esperienza migliore con risoluzione 4K, video Hdr, 60 fps e audio Surround 5.1, è necessaria una connessione da 35 Mbps. Una qualità della banda che molti centri in Italia possono solo sognare.
Quanto costa
Stadia è un servizio in abbonamento. I primi a poter giocare a Stadia saranno gli acquirenti della “Founder's edition” che al prezzo di 129 euro comprendeva il controller wi-fi, il Chromecast Ultra (da collegare alla tv) e 3 mesi di abbonamento.
Esaurita questa, per tutti gli altri c'è invece la Premiere edition, identica alla Founder's anche nel prezzo ma che propone un controller di colore diverso. Google ha inoltre comunicato che i vari pacchetti saranno spediti seguendo l'ordine di prenotazione, quindi chi ha scelto per tempo la Founder's edition potrà giocare prima degli acquirenti della Premiere edition.
Finiti i tre mesi gratuiti, ogni mese di abbonamento costa 9,99 euro. L'abbonamento garantisce l'accesso al servizio, alla risoluzione a 4K e ad alcuni videogame. Gli altri giochi devono invece essere acquistati singolarmente. Nel 2020 è inoltre previsto il lancio di Stadia Base, senza costi di abbonamento e senza giochi inclusi, e con delle limitazioni tecniche.
Che giochi ci sono
La migliore delle piattaforme al mondo è inutile se non ci sono giochi all'altezza: è la regola numero uno per i gamer. Al momento del lancio Stadia propone una line-up di 22 titoli, tra cui molti blockbuster ma nessuna esclusiva. Ecco la lista dei giochi annunciata: Assassin's Creed Odyssey, Attack on Titan: Final Battle 2, Destiny 2: The Collection, Farming Simulator 2019, Final Fantasy XV, Football Manager 2020, Grid 2019, Gylt, Just Dance 2020, Kine, Metro Exodus, Mortal Kombat 11, NBA 2K20, Rage 2, Rise of the Tomb Raider, Red Dead Redemption 2, Samurai Shodown, Shadow of the Tomb Raider, Thumper, Tomb Raider 2013, Trials Rising, Wolfenstein: Youngblood.
Ognuno di questi giochi va acquistato singolarmente per essere usato. Un costo che va aggiunto a quello dell'abbonamento. Gli unici giochi inclusi nell'abbonamento Stadia Pro (Premiere e Founder's), e che quindi non richiedono un'ulteriore spesa, sono “Destiny 2: The Collection” e “ Samurai Shodown”. Ogni mese si prevede l'arrivo di nuovi titoli inclusi nell'abbonamento e nuovi giochi acquistabili.
Ma la rivoluzione dov'è?
Rispetto ai primi annunci, Stadia parte con il freno a mano tirato. Forse per la necessità di sistemare ancora qualcosa o per quella di testare il servizio, all'appello mancano non poche funzionalità promesse e potenzialmente rivoluzionarie. Al lancio manca infatti la possibilità di accedere al servizio base senza pagare abbonamento (Stadia base), mancano la possibilità di condividere una partita attraverso un link (Stream Connect), quella di mettersi in coda per giocare con gli Youtuber più seguiti (Crowd play) e anche la possibilità di usufruire del servizio da smartphone e tablet sarà limitata a pochi modelli di Android (Pixel 3, Pixel 3 XL, Pixel 3a e Pixel 3a XL).