Google, che da tempo offre formazione a sviluppatori tramite Launchpad Accelerator Africa e incuba ogni anno 12 startup africane e ha già quattro uffici nel continente (Johannesburg in Sudafrica; Nairobi in Kenya; Lagos in Nigeria; Dakar in Senegal) sta per aprire un centro dedicato all’Intelligenza Artificiale ad Accra. Questo AI lab sarà il numero 15 di Google nel mondo, ma il primo in assoluto nel continente africano.
Negli ultimi 8 anni più volte gli sviluppatori alle riunioni di Google si sono domandati come mai l’Africa non mostrasse attività di ricerca tramite il suo canale. Lo raccontava alla CNN Victor Asemota, rinomato nel continente come un African Tech pioneer, domenica 15 luglio, a proposito della prossima apertura di questo Google Al Lab (artificial intelligence laboratory) ad Accra. “L’impressione - ha spiegato Asemota - era che dell’Africa non importasse molto ai grandi della tecnologia, almeno fino a quando un mese fa c’è stato un cambiamento di rotta”. Ciò di cui parla Asemota è l’annuncio postato da Jeff Dean, Senior Fellow di Google Al sul sito del colosso di Mountain View, lo scorso 13 giugno, quando per la prima volta ha parlato di aprire il centro Google ad Accra. “Riuniremo ricercatori e ingegneri in questo nuovo laboratorio dedicato alla ricerca e alle sue applicazioni - e ha aggiunto - in Google siamo entusiasti di combinare la ricerca di Google Al e di risolvere le sfide in settori quali l'assistenza sanitaria, l'agricoltura e l’istruzione.”
Da quel momento la domanda che tutti si sono posti è stata: perché in Ghana? Victor Asemota ha una risposta. Nel fornirla alla televisione americana Asemota ha ricordato come anche quando Barak Obama, nel corso della sua prima presidenza annunciò che avrebbe visitato il Ghana come suo primo paese africano, tutti si sono domandati perché il Ghana. “La risposta è semplice - ha detto - perché il Ghana è il futuro dell’Africa”.
Il Ghana così come descritto da Victor Asemota è un paese che “ha un sistema elettrico buono, è relativamente sicuro e ha un'infrastruttura Internet decente”.
“Il Ghana - ha continuato il tech pioneer africano - è diventato un punto di riferimento per l'educazione nella sub-regione nel corso degli anni a causa della relativa stabilità del paese e degli alti standard delle sue istituzioni. Le basi dell'educazione ghanese sono le più forti della regione - ha detto, per poi aggiungere - esiste anche un solido canale di formazione tra la Nigeria e il Ghana, nonostante gli alti e bassi storici tra i due paesi. Di fronte a un declino del sistema scolastico nel loro paese, molti genitori nigeriani scelgono di mandare i propri figli a scuola in Ghana. Costruire talenti africani è uno dei punti di forza del Ghana, e la sua posizione centrale lo rende anche un grande centro d'affari per coloro che vogliono espandersi verso l'Africa francofona e il mercato più grande dell'Africa, la Nigeria” ha concluso.
Per Jeff Dean il motivo ha a che fare con la solida rete di istituzioni accademiche e infrastrutture presenti nel paese, per non dire che Google è stato un investitore importante nel rafforzare quelle istituzioni. Una sussidiaria di Alphabet denominata CSquared su Google ha inoltre creato una vasta spina dorsale in fibra ottica ad Accra per aiutare a risolvere il problema di Internet del cosiddetto “ultimo miglio”. Di questo aveva parlato Eric Schmidt, precedente chairman di Google, quando nel 2010 si domandava da Barcellona “Why is Africa dark?” intendendo la mancanza di attività che le slide relative ai successi della compagnia mostravano nel presentare il continente “nero”. Ora il problema è risolto e non resta che vedere cosa accadrà una volta che l'AI Lab di Google diventerà operativo.