Da quando è nato, nell’ottobre del 2015, il DNI (Digital News Initiative) di Google ha finanziato progetti giornalistici innovativi con oltre 94 milioni di euro presi da un fondo creato per l’occasione il cui totale è pari a 150 milioni. Questo significa che più di 350 buone idee, provenienti da 29 paesi, hanno ricevuto una spinta per provare a trasformare il nostro mestiere. Oggi sono stati annunciati i vincitori del quarto round e ancora una volta i numeri sono incredibili: 102 progetti premiati (su 685 candidati) provenienti da 26 nazioni europee. Si tratta di 47 prototipi, progetti in fase iniziale che richiedono fino a 50.000 euro di finanziamenti; 33 progetti di medie dimensioni che richiedono un investimento fino a 300mila euro; 22 progetti di grande dimensione che richiedono fino a un milione di euro. Per un totale di oltre 20 milioni di euro erogati. Nella lista dei progetti vincitori c’è anche Videomate, lo strumento proposto da Agi che ha convinto la giuria del DNI.
Cos’è e come funzionerà Videomate
Creare “on-the-fly” video editoriali partendo da testi, immagini, dati o elementi grafici. Fare giornalismo digitale puntando sulla produzione di qualità. Trasformare rapidamente le redazioni raccogliendo le sfide imposte dal digitale e dall’informazione di oggi, coniugando velocità e affidabilità in un nuovo linguaggio multimediale. Il tutto con una piattaforma tecnologica - pensata specificamente per l'utilizzo da parte delle redazioni - in grado di creare automaticamente videoclip a forte connotazione giornalistica partendo da "ingredienti" base come un testo, un titolo, una foto o una collezione di dati che divengono, ad esempio, una infografica animata da pubblicare sul sito. Questi sono gli obiettivi del progetto “Videomate” che è stato premiato dal DNI con un finanziamento da 218 mila euro. Un progetto che sarà realizzato in stretta collaborazione con D-Share, digital company italiana leader nello sviluppo di tecnologie per i media con clienti in otto nazioni del mondo. La piattaforma, che al termine della fase di sviluppo verrà impiegata in prima istanza dalle redazioni di Agi, verrà messa anche a disposizione del mercato e sarà dunque utilizzabile da parte dei clienti dell'Agenzia.
Con “Videomate” si rafforza, quindi, il percorso di digital transformation a 360° di Agi, che da agenzia di stampa tradizionale si trasforma nella prima agenzia italiana mobile first per giornalisti e utenti, in grado di coniugare innovazione e velocità con le regole deontologiche ed etiche dell’informazione per rimettere al centro, e alla base di qualsiasi modello di business, il giornalismo.
“Siamo particolarmente felici per questo importante riconoscimento del Digital News Initiative Fund di Google. Grazie al progetto Videomate sarà possibile produrre, con modalità nuove e originali, contenuti giornalistici affidabili ed autorevoli, dal momento che sono tante le storie che possono essere raccontate più facilmente attraverso i video”, dichiara Riccardo Luna, direttore di Agi. Aggiunge Salvatore Ippolito, ad dell'agenzia: “Nel giornalismo digitale e nella moderna produzione di notizie, la tecnologia è uno dei fattori competitivi più importanti. In qualità di organizzazione che raccoglie le notizie, vogliamo stimolare lo sviluppo del digital business nell’industria editoriale non solo offrendo servizi tradizionali, ma lanciando anche gli strumenti digitali per supportare il lavoro giornaliero delle redazioni”.
I progetti del 4° bando DNI
È Ludovic Blecher, capo del progetto, a raccontare quali sono stati i tratti principali che hanno disegnato i connotati di questo quarto round. Tra i prototipi, ad esempio, la parola chiave è stata “factchecking” con la presentazione di moltissime soluzioni in grado di aiutare gli editori e i giornalisti nel limitare il fenomeno delle fake news. Nelle categorie più consistenti, invece, l’occhio di Google si è posato in quei progetti capaci di monetizzare e quindi di creare nuovi modelli sostenibili per il giornalismo di oggi. Non è un caso se, oltre a diversi strumenti dedicati alla creazione di video, hanno avuto un ruolo di primo piano quelli incentrati sull’Intelligenza Artificiale e sul Machine Learning.
Complessivamente il 21% dei progetti selezionati si concentra sulla creazione di nuovi modelli di business, il 13% il miglioramento della fruizione dei contenuti, il 37% l’unione di diverse organizzazioni o media che perseguono uno stesso obiettivo. I rimanenti, invece, si concentrano sull’analisi dei big data, sul coinvolgimento e sulla creazione di una community più forte e sulla sviluppo di nuove opportunità nell’ambito della raccolta pubblicitaria. Li trovate tutti qui.
Gli altri progetti italiani
Nel complesso l’Italia porta a casa 1,8 milioni di euro. Terza nazione d’Europa dopo la Francia (oltre 4 milioni) e la Gran Bretagna (oltre 3). Dietro di noi Spagna, Germania, Portogallo e Finlandia che superano, di poco, il milione di euro. Le idee selezionate dal DNI, oltre Videomate, sono 6:
- Premium Semantic Communities - boosting user engagement (di Società Athesis S.p.A.)
- Customer Value Accelerator - Improving conversion rate (del Gruppo GEDI)
- AIn - Artificial Intelligence News (di Poligrafi Editoriale)
- True Flu (di Visup Ex)
- Batjo. Bits, Atoms and Journalism (di Alice Corona)
- Fabulator (di Gianfranco Torlone)