L’incidente di Tempe, Arizona, dove un’automobile a guida autonoma ha investito una passante, non ferma i test della canadese Blackberry, che sta perfezionando veicoli in grado di muoversi anche in caso di neve e ghiaccio.
Per chi guida, le condizioni atmosferiche sono un elemento cruciale in tema di sicurezza. Le auto a guida autonoma non fanno eccezione, soprattutto quando si devono confrontare con le rigide temperature dei Paesi nordici. L’obiettivo della ricerca di settore è fin dall’inizio quello di ridurre le probabilità di incidenti, affidando a telecamere e sensori la responsabilità di riconoscere i pericoli. Ma questa tecnologia, che dà l’impressione di poter essere impiegata in breve tempo quando la si osserva all’opera negli asciutti climi dell’Arizona o del Texas, potrebbe richiedere anni, se non decenni per essere realmente impiegata su larga scala.
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Giovedì scorso, Blackberry ha fatto sapere che avrebbe continuato i suoi test, pur monitorando le indagini condotte in Arizona, ed eventualmente rendendosi disponibile a uno stop nel caso in cui dovessero esserci dei rischi per le persone, come riportato da Reuters. L’azienda, un tempo specializzata nella telefonia, conduce i suoi test sulle strade di Ottawa, Canada, dove le auto a guida autonoma possono girare a condizione che un pilota di controllo resti dietro il volante.
A gennaio un accordo tra Blackberry e l’azienda cinese Baidu, specializzata nella ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dei servizi Internet, ha garantito alla società americana una collaborazione importante per sviluppare le tecnologie che guidano i veicoli senza conducente. La stessa Baidu inizierà le sue sperimentazioni sul lato cinese, grazie all’autorizzazione che il governo le ha concesso per l’utilizzo delle strade di Pechino. A dicembre del 2016, Blackberry aveva pianificato una spesa di più di 627 milioni di euro in cinque anni per assumere seicento ingegneri nella sua sede di Ottawa e per assicurarsi una posizione di leadership nel settore dei veicoli senza conducente.
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— BlackLine Advisory (@Blackline_Adv) January 25, 2018
L’incidente di Tempe, dove uno di questi veicoli, prodotto da Uber, ha investito e ucciso una passante nonostante il pilota di scorta, ha imposto a quest’ultima uno stop di tutte le sue prove su strada. Toronto, Canada, è una delle città nelle quali Uber sperimenta i veicoli senza conducente.x
Per l’industria automobilistica canadese, che si è dovuta confrontare con la concorrenza messicana, la sperimentazione di nuove tecnologie è un investimento importante. Le condizioni climatiche particolarmente rigide del Canada offrono una piattaforma di sperimentazione importante. Ross McKenzie, direttore del Waterloo Centre of Automotive Research, e la sua squadra di ricerca, hanno condotto sperimentazioni sul software delle automobili a guida autonoma per fare sì che il veicolo riconoscesse il luogo e il periodo dell’anno nel quale si sta muovendo, così da rispondere meglio alle condizioni esterne.