Ad agosto le grandi piattaforme social non vanno in ferie. Nell’ultima settimana, infatti, Facebook e Instagram hanno annunciano alcune importanti novità che riguardano la loro funzione video mentre alcune indiscrezioni parlano di rinnovamento anche in casa Twitter. Ma è stata un’estate ricca di novità che ha visto persino il debutto "social" di Amazon.
Facebook Watch Tab
Da alcuni anni, lo sappiamo,
Facebook sta puntando moltissimo sui video, privilegiati sempre più dal famoso algoritmo. Ma ora l'azienda di
Menlo Park ha deciso di virare con decisione sullo
streaming presentando
Facebook Watch Tab, una nuova piattaforma che permetterà agli utenti di vedere contenuti originali direttamente dall’app del
social network. Per molti è il primo tentativo di
Zuckerberg di
contrastare il dominio di YouTube e Netflix. Al suo interno sarà possibile scegliere tra prodotti molto diversi: dai
reality show allo sport, dalle serie televisive ai programmi di cucina.
Ma si parla già di prodotti pensati e realizzati appositamente per l’app e dedicati a un pubblico sempre più giovane, privilegiando la brevità e la viralità. Tra gli obiettivi non dichiarati di Facebook Watch, infatti, c’è anche quello di conquistare quella fetta di adolescenti che ancora preferisce Snapchat. La pagina di ogni programma, oltre a contenere le principali informazioni dello show, permetterà di chattare in diretta unendosi ai commenti di chi, contemporaneamente, sta guardando lo stesso video. Insomma, Facebook vuole proporsi sempre più come alternativa alla televisione e alle maggiori piattaforme online che offrono questo tipo di intrattenimento. E sarà sempre più difficile uscirne.
Le chat “ristrette” di Instagram
Anche
Instagram ha in serbo una novità “video” per i suoi utenti. Se fino ad adesso era possibile andare “live” con tutti i nostri contatti,
ora sarà possibile scegliere con chi farlo Come se fossimo su Skype o su altre app simili. Molti utenti, infatti, rinunciano alla possibilità di usufruire del servizio perché intimiditi dalla possibilità che i loro video possano essere visti da un numero eccessivo di persone.