Il futuro al litio dell’aeronautica sta arrivando, e la promessa è di ridurre consumi e rumore per rendere i viaggi ecosostenibili. La compagnia aerea low cost Easyjet ha annunciato una collaborazione con l’azienda statunitense Wright Electric, il cui scopo sarà di perfezionare la tecnologia degli accumulatori di energia in modo da realizzare aerei completamente elettrici, da impiegare sulle tratte a corto raggio della compagnia.
“Per la prima volta nella mia carriera vedo la possibilità di un futuro senza carburanti e siamo entusiasti di farne parte”, ha dichiarato Carolyn McCall, CEO di EasyJet. “Adesso il problema è più il ‘quando’, non il ‘se’, aerei a corto raggio potranno volare”. Secondo la compagnia aerea britannica, in vent’anni sarà possibile iniziare a viaggiare con aerei totalmente elettrici, e questi potranno coprire distanze nell’ordine di 540 chilometri, sufficienti dunque per collegare le capitali di Francia e Regno Unito, che distano 340 chilometri l’una dall’altra. L’accordo siglato da Easyjet e Wright Electric comunque mira a portare sulla pista di decollo un primo modello da centoventi posti entro i prossimi dieci anni. Tra il 2000 e il 2016 la compagnia ha ridotto le emissioni di anidride carbonica per passeggero per chilometro del 31%. Come dichiarato dalla stessa Easyjet, l’accordo con la Wright Electric è un ulteriore passo nella direzione della riduzione dell’impatto ambientale.
Wright Electric's plane shows us a future without jet fuels We hope to roll this out on our network in the future! #easyJetInnovates pic.twitter.com/A4PVM3oZtq
— easyJet (@easyJet) September 27, 2017
Anche se la tecnologia necessaria per portare nei cieli gli aerei a emissioni zero ancora non è sufficientemente sviluppata, sono numerosi i finanziamenti in questo campo. Attualmente l’aereo elettrico più efficiente mai realizzato è lo sloveno Pipistrel Alpha Electro, un biposto da allenamento che ha un’autonomia di poco inferiore ai 130 chilometri. L’Alpha Electro è stato sviluppato grazie ai contributi dell’Unione Europea, che con il progetto ‘Horizon 2020’ ha stanziato 80 miliardi di euro in programmi di ricerca innovativi, con particolare attenzione allo sviluppo in materia di tecnologie sostenibili.