Il governo statunitense è deciso a scoprire chi si nasconde dietro l’account Twitter che critica l’amministrazione Trump. Ma il social network di Jack Dorsey non ha alcuna intenzione di permetterglielo e, per difendere la privacy dei propri utenti, ha intentato una causa al governo, accusandolo di “abuso illegale di strumenti investigativi per smascherare l’identità” degli utenti di Twitter. Il fascicolo è stato depositato al Tribunale della California di San Francisco.
Il caso
Lo scorso 13 marzo un agente speciale del Dipartimento Usa per la sicurezza e la protezione dei confini (DHS) ha chiesto informazioni sull’account @ALT_USCIS, laddove CIS sta per “Citizenship and Immigration Services”. L’account ha collezionato 43mila follower in pochi giorni dopo il fallimento del “Muslim Ban” . L’obiettivo del DHS era quello di ottenere ogni dato possibile, dal numero di telefono all’indirizzo e-mail fino al nome vero dell’utente. Oggi l'account conta 125mila follower.
La replica di Twitter
“Gli utenti di Twitter godono della la libertà di espressione secondo quanto garantito dal Primo Emendamento della Costituzione Usa” si legge nel documento che precisa che “il governo non può chiedere informazioni prima di aver dimostrato che sia stato commesso un reato civile o criminale” . “A quel punto la richiesta di informazione deve essere motivata da un desiderio di sopprimere la libertà di espressione”.
— ALT Immigration (@ALT_uscis) 6 aprile 2017
Intanto, riporta Quartz, la persona che si nasconde dietro l’account ALT_USCIS verrà difesa dal sindacato americano per le libertà civili.