Tokyo - Il Vhs entra ufficialmente nel cimitero delle tecnologie a fare compagnia al walkman e al floppy disk. A fine mese terminera' infatti la produzione l'ultima fabbrica di videoregistratori rimasta al mondo, lo stabilimento cinese della societa' nipponica Funai Electric, che ha spiegato la decisione con il drastico calo delle vendite e alla difficolta' nell'ottenere componenti da fornitori stanchi di lavorare in perdita. "Una ditta che produceva componenti per noi ci ha fatto sapere che era troppo difficile continuare a farlo con i ricavi a questo livello e hanno smesso: cio' ci ha portato alla decisione, non possiamo assemblarli senza quelle componenti", ha spiegato un portavoce di Funai, il quale ha aggiunto che i centralini dell'azienda in queste ore stanno venendo tempestati dalle telefonate di disperati utenti giapponesi che non hanno ancora trasferito su supporti piu' moderni il contenuto dei loro vecchi nastri.
In Giappone sono infatti ancora popolari dispositivi considerati obsoleti, come i fax, i registratori a cassetta e i telefonini di prima generazione. La produzione di Betamax, il formato concorrente del Vhs, e' stata, ad esempio, sospesa dalla Sony lo scorso anno appena. La Funai era l'unica azienda rimasta nel settore dopo il ritiro di Panasonic alcuni anni fa e vendeva la maggior parte dei videoregistratori in Nord America, dove, secondo le statistiche, ancora un americano su due ne possiede uno in casa. Se l'avvento del Dvd prima e dello streaming poi hanno gia' da tempo ridotto drasticamente il mercato delle videocassette, floridissimo negli anni '80, nondimeno un giro d'affari esisteva ancora. Funai lo scorso anno ha comunque piazzato 750 mila videoregistratori in tutto il mondo. Ad aver alimentato la domanda negli ultimi anni era stata la vasta comunita' di appassionati che possiede ancora grandi collezioni di film in Vhs.