Roma - Un cinguettio può cambiarti la vita: in dieci anni di Twitter i 140 caratteri a disposizione degli utenti hanno fatto crollare azioni, sbattuto dietro le sbarre fomentatori di disordini, gettato nel panico fan scatenati. Dal falso tweet di Obama ai numeri da record, una carrellata di curiosita' sul fenomeno mediatico che con la sua sintesi ha rivoluzionato il mondo dei social media.
Nel 2006 con un tweet di prova del co-fondatore Jack Dorsey il social network va ufficialmente online con un logo che diventera' un'icona: l'uccellino celeste Larry. Larry Bird, per la precisione, un omaggio alla legenda della pallacanestro dei Boston Celtics.
Nel 2013 sul social network appare una notizia allarmante secondo cui il presidente Obama sarebbe rimasto ferito in un'esplosione alla Casa Bianca. L'annuncio appare sulla profilo dell'Associated Press dove un hacker è riuscito a infiltrarsi. Il tweet è un fake, ma lo scherzo fa crollare in pochi secondi il mercato azionario che perde 130 miliardi di dollari.
Nel 2009 Daniel Knight Hayden finisce in manette. è la prima 'vittima' del social newtork su cui ha manifestato la sua intenzione di tagliare la testa ai poliziotti inneggiando a una guerra contro il governo americano.
L'8 aprile 2013 i fan di Cher vengono travolti da un terribile notizia: il loro mito è morto. L'hashtag #nowthatcherisdead rimbalza sul social. Poco dopo tirano un sospiro di sollievo: l'hashatg è sibillino, è la Iron Lady Margaret Thatcher ad essersene andata.
Ai mondiali del 2010 l'Olanda si qualifica per la finale contro la Spagna. La pornostar Bobbi Eden promette piacere ai suoi oltre 100mila follower a patto che la sua squadra riesca ad aggiudicarsi la vittoria. Purtroppo per i suoi fan la coppa del mondo va alla Spagna.
Il 25 giugno del 2009 la notizia della morte di Michael Jackson scuote il mondo del social network: l'artista viene menzionato con una media di 5.000 volte al minuto. Nello stesso anno il social network raggiunge il milione di tweet. Ci sono voluti 3 anni, 2 mesi e un giorno. Oggi vengono inviati un milione di cinguettii ogni 48 ore.
Il tweet più amaro è quello di Justin Sacco, una Pr americana, del 21 dicembre 2013: "Sto andando in Africa e spero di non beccarmi l'Aids. Sto scherzando, io sono bianca", scrive poco prima del decollo. Al suo arrivo a Citta' del Capo scopre di essere stata licenziata per la bufera scatenata dal suo cinguettio "razzista".
Nel 2012 il presidente venezuelano Hugo Chavez raggiunge i tre milioni di follower grazie a una giovane ragazza che inizia a seguirlo. Per ricompensarla Chavez le regala una casa. (AGI)