Il Messico torna a tremare. Un sisma di straordinaria intensità, il più violento degli ultimi 85 anni (8,2 gradi di magnitudo sulla scala Richter) ha scosso il sud e il centro del Paese nella notte locale (i sismografi si sono fermati alle ore 23:49, le 06:49 in Italia). Almeno 32 i morti, la gran parte nello Stato di Oaxaca, ma il bilancio potrebbe salire.
L'epicentro è stato in mare, a 58 chilometri di profondità nell'Oceano Pacifico, a 133 chilometri a sud-est di Pijijiapan, di fronte le coste del Chiapas, nella zona meridionale del Paese. E' stata diramata un'allerta tsunami per diversi Paesi del Centramerica e in alcune zone si sono registrate onde alte fino 3 metri. Numerose le repliche nelle ore seguenti (almeno 65, la più forte delle di magnitudo 6,1), con il rischio -ha avvertito il presidente Enrique Pena Nieto- che la situazione di instabilità si protragga a lungo: nuove scosse potrebbero continuare e anche per questa ragione ha disposto la chiusura delle scuole in undici Stati.