Eni ha organizzato al Maxxi di Roma l’evento mostra Make’In AFRICA, che segue l'omonimo contest organizzato da MakerFaire Rome 2018. Dedicato alle startup africane, per parlare di innovazione, soluzioni e futuro a cui seguirà una mostra dal titolo Datafrica (ingresso gratuito, fino al 4 novembre). L’obiettivo di Eni è stato quello di creare un’occasione di dibattito sul tema dei nuovi modelli economici, con la possibilità di discutere di soluzioni concrete e di energia. Dibattito che parte dallo scenario per arrivare alle soluzioni possibili passando, inevitabilmente, per il tema dell’innovazione.
Il 15 ottobre mattina all'inaugurazione della mostra/evento hanno partecipato esperti di rilievo e relatori, tra i quali Jean-Léonard Touadi, politico, accademico, scrittore e giornalista italiano, originario della Repubblica del Congo; Mario Molteni, CEO di E4Impact, un’iniziativa fondata nel 2010 da ALTIS – Graduate School of Business and Society dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Always Africa Association, e Blessing Onyeche Ugwoke ed Emerance Jessica Claire D’Assise Goma-Tchimbakala, entrambe vincitrici dell’Eni Award Debutto nella Ricerca: Giovani talenti dall’Africa, rispettivamente nell’edizione 2017 e 2018 del premio. Inoltre, hanno presentato il proprio progetto i premiati di MakeIn’ Africa, il contest di Maker Faire Rome 2018 promosso da Eni.
I progetti vincitori sono stati 3: il progetto di Melesse Temesgen che ha sviluppato una soluzione sostenibile e innovativa per il drenaggio dell’acqua. Una tecnologia al servizio dei contadini in aree remote per drenare l’acqua in eccesso modellando il terreno. Il risultato è un risparmio di acqua significativo. Il secondo vincitore è Prince Nana Kow Essel che ha ideato una soluzione sostenibile in tema di accesso all’energia. Il suo progetto, "Solar Pulse Power Hub”, è un generatore portatile a energia solare che supporta le piccole imprese rurali con energia pulita, affidabile ed economica. Ha ideato inoltre un sistema di pagamento inclusivo e accessibile: “pay-as-you-go”. Il terzo progetto è invece LONO: un'impresa sociale che in Costa d'Avorio fornisce servizi di biotecnologia, non solo alle piccole e medie imprese locali, ma anche alle famiglie. Il progetto dal titolo “KubeKo box” converte i rifiuti organici in gas e fertilizzanti fornendo così energia pulita e sicura, dando una spinta all’economia locale.