AGI - Roma scende in piazza per dire no alla guerra, no all'invasione militare russa premeditata e messa in atto dal presidente Putin. Centinaia, poi migliaia, forse decine di migliaia di persone hanno manifestato nella capitale. La piazza per la Pace di Roma, a Santi Apostoli, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina. Al termine del giro di orologio, un lungo applauso. Persone comuni, anziani, giovani, che hanno voluto manifestare il proprio sdegno per l'aggressione militare.
Tanti gli studenti che hanno partecipato a questo presidio lanciato da organizzazioni e movimenti sociali. "Sappiamo da che parte stare: contro la guerra e contro ogni imperialismo, senza se e senza ma" dichiarano da Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario. "Davanti a quello che sta succedendo non bastano appelli e belle parole: serve mobilitarsi ma serve soprattutto lavorare incessantemente per la pace. Rispediamo al mittente le dichiarazioni di leader politici nostrani che insistono sulla necessità di un intervento militare Nato e sull'invio di armamenti: non e' con aiuti militari che si garantisce la risoluzione pacifica dei conflitti. Serve oggi dare risposte ai civili che stanno già pagando questa guerra: l'Europa deve subito aprire le sue frontiere alle donne e agli uomini in fuga dalla guerra, dalle bombe, dalla morte".
In questi giorni, sono numerosissime le piazze che in tutta Italia si stanno convocando, a cui si aggiungono iniziative di mobilitazione proposte direttamente all'interno di scuole e università: striscionate, assemblee, presidi. "La reazione non può e non potrà essere quella dell'ennesimo dispiegamento di forze militari: se c'è una risposta possibile è quella della pace".