AGI - La notte del 31 dicembre abbiamo festeggiato un Capodanno grunge, in tuta da ginnastica e pigiama. Ma nel 2021 che viene, la moda sarà bella e lucente, veloce e delicata. Sarà l’anno dei fiori, che significano rinascita e spontaneità. Mostrare la pelle, dopo mesi annegati in felpe di pile di due taglie più grandi, sarà una dolorosa necessità. Anche il bianco significa rinascita, e al posto del vestitino nero buono per tutte le occasioni, preferiremo un ensemble crema o avorio. Il 2021, del resto, è l’annodei matrimoni. Al posto degli strati pesanti dell’inverno, ritroveremo il piacere di abiti trasparenti e ariosi. Prima che arrivi la primavera, le pantofole saranno abolite, sostituite da Crocs e Uggs, oggetti di culto. Lo streetwear non morirà. Nuovi marchi entreranno nel mercato e altri, come OBEY e Supreme, diventeranno più accessibili. Riscopriremo il folklore europeo in cappotti come arazzi intricati e i jeans non saranno più fuori moda. La maglieria emerge con prepotenza, con il suo valore terapeutico, nel verde menta mostrato da Proenza Schouler e chartreuse di Salvatore Ferragamo. Nel 2021 la moda offrirà, per chi lo desideri, una gradita fuga da un mondo capovolto, con la giocosità di Dries Van Noten, l'audacia di Schiaparelli e la fantasia di Halpern. Infine, collari enormi staccabili e lampi di luce neo-disco proveranno a esprimere il desiderio di giochi d’infanzia e stordimento.
* Storica del costume e della moda