Da oggi la Turchia ha un gioiello in più: il sito archeologico di Aphrodisia, situtao nella provincia di Aydin, sulla costa egea del Paese, è stato infatti dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco La notizia è stata data dal ministero degli Esteri di Ankara questa mattina.
Il sito fu scoperto per caso nel 1958 da Ara Guler, il più famoso fotografo turco, solo perchè il suo autista smarrì la strada dopo averlo portato a documentare l'apertura di una diga nella medesima provincia di Aydin.
Guler scattò delle foto che inviò prontamente alla Architectural Review. Dopo pochi giorni la richiesta di un articolo e altre foto da parte del magazine Horizon. Lo stesso fotografo coinvolse poi il professore di archeologia Kenan Erim, turco ma ordinario a New York, nella preparazione dell'articolo. Erim dedicherà una vita agli scavi del sito, che hanno rivelato sculture ben conservate, inscrizioni, marmi raffinati e monumenti.
Aphrodisia si trova nella parte alta della valle del fiume Morsynus; il sito archeologico si compone di due parti distinte: l'area di Aphrodisia, dove si trova il tempio dedicato alla dea del 300 a.C. e la città, edificata nel secolo successivo con tanto di teatro, agora, terme a altri templi minori. aphrodisia