Parigi, il dopoguerra, la gente comune, la quotidianità, la fiducia nella vita intorno. Robert Doisneau è di scena dal 13 aprile al 23 giugno di quest'anno al Magazzino delle Idee a Trieste, in una retrospettiva composta da 88 fotografie in bianco e nero che sintetizzano l’intero arco della sua attività artistica, dal 1929 al 1987. "Accross the century", organizzata da Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con di Chroma photography, Madrid, raccoglie le fotografie d’epoca selezionate dalla collezione dell’Atelier Doisneau, e che raccontano la passione fotografica dell’autore che più ha celebrato la bellezza misconosciuta della quotidianità, creando un immaginario collettivo basato sulla vita della gente comune.
Ogni volta che venivano pubblicate nelle riviste del dopoguerra - spiegano gli organizzatori - le sue fotografie avevano il potere di dare alle persone fiducia nel futuro, malgrado la Francia fosse completamente distrutta e la povertà riguardasse la maggior parte della popolazione. Questa fotografia “umanista” si concentrava sulle persone, non su un evento specifico o su qualcosa di straordinario, raccontandone la vita quotidiana.
Come diceva Victor Hugo, "Lo straordinario è nel profondo dell'ordinario" e questo è ciò che Doisneau cattura con malizia, empatia, sempre attento al mondo, agli altri. Al Magazzino delle Idee sono esposte tutte le tematiche più importanti su cui Doisneau ha lavorato: la vita quotidiana, la vita di strada, i sobborghi, Parigi, i bambini, la ricostruzione della Francia dopo la seconda guerra mondiale: una vera e propria passeggiata nel XX secolo, attraverso le sue immagini più iconiche come il Bacio all'Hotel de Ville -¬‐ la fotografia più riprodotta in assoluto nella storia della fotografia -¬‐ e altre meno note al grande pubblico.