@ Foto: Samuel West Il ketchup verde della Heinz. Composto da pomodori verdi, fu messo in commercio nel 2000. Ma dopo che alcuni milioni di esemplari furono venduti, la successiva perdita di interesse dei consumatori costrinse l'azienda a smettere di produrlo nel 2006.
@ Foto: Samuel WestDimenticate i capolavori, le innovazioni di successo e le intuizioni rivoluzionarie: anche i fallimenti sono da celebrare. E per questo è nato il museo dei fallimenti di Helsingborg, in Svezia. Ha aperto i battenti e si concentra sui prodotti commerciali di maggior insuccesso.La filosofia dietro il progetto, come spiegava anche Riccardo Luna, è quella di dimostrare che i fallimenti non sono che delle tappe verso il successo.
@ Foto di Sofie LindbergAssociare le lasagne al dentifricio? Perché no, hanno pensato alla Colgate, l'azienda che deve la notorietà alla pasta da denti. Dove evidentemente avevano fatto male i conti con l'abc del marketing. Colgate non ha autorizzato il museo a mostrare la confezione originale che ha esposto una replica.
@ Foto di Sofie LindbergTwitter Peek, dispositivo per usare Twitter. Nonostante le successive versioni potevano utilizzare anche Facebook e altri social network, la produzione fu dismessa nel 2012
@ Foto di Sofie Lindberg Le penne Bic dedicate alle donne, che dopo essere state fortemente criticate e prese in giro per il sessismo che rappresentano, furono ritirate dal commercio.
@ Foto di Sofie Lindberg Il 'Rejuvenique Ultimate Facial Toning System', sistema di ringiovanimento per la pelle del viso che aveva come testimonial Linda Evans, attrice nota per la serie Dinasty.
@ Foto di Sofie Lindberg Un dvd della Blockbuster. L'azienda, una volta leader nel campo del noleggio video, fu chiusa nel 2013. Alla base dell'insuccesso, l'ascesa di Netflix.
@ Foto: Sofie LindbergI Google-glass avevano stimolato molte aspettative. Ma i difetti di fabbricazione erano troppi, e così per ora il progetto è tornato in laboratorio. Ma Google non lo ha abbandonato.
@ Foto: Sofie LindbergUno scanner per codici a barre della Cuecat mai decollato sul mercato. L'idea era quella di poter andare su un sito internet di una azienda solamente passando il codice a barre di un prodotto sotto questo dispositivo, appositamente collegato ad un PC attraverso una porta USB.
@ Foto: Sofie LindbergQuando ancora era 'solo' un imprenditore, nel 1989, Donald Trump lanciò questo gioco da tavolo simile al Monopoli. Ma le vendite furono scarse.Nel 2004, sull'onda del successo del reality show The Apprentice, in cui protagonista era proprio Trump, si rimise in commercio il gioco. Ma anche in questo caso fu un flop.
@ Foto: Sofie LindbergIl lettore video Betamax della Sony. La qualità era considerata superiore al VHS della JVC, che però ebbe maggior successo grazie alla maggiore durata dei video e alla sua economicità. La produzione del Betamax comunque è stata sospesa solo nel 2016.
@ Foto: Niklas Madsen Questo strano incrocio tra un primo computer Apple e un telefono a cornetta ebbe pochi anni di vita tra il 1991 e il 1993 e si potrebbe considerare come una sorta di tentativo di creare una rete simile a Internet.Integrava le possibilità di inviare email e tenere una rubrica telematica di contatti con quella di parlare al telefono.
@ Foto: Samuel West Il ketchup verde della Heinz. Composto da pomodori verdi, fu messo in commercio nel 2000. Ma dopo che alcuni milioni di esemplari furono venduti, la successiva perdita di interesse dei consumatori costrinse l'azienda a smettere di produrlo nel 2006.
@ Foto: Samuel WestDimenticate i capolavori, le innovazioni di successo e le intuizioni rivoluzionarie: anche i fallimenti sono da celebrare. E per questo è nato il museo dei fallimenti di Helsingborg, in Svezia. Ha aperto i battenti e si concentra sui prodotti commerciali di maggior insuccesso.La filosofia dietro il progetto, come spiegava anche Riccardo Luna, è quella di dimostrare che i fallimenti non sono che delle tappe verso il successo.