Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, ha scritto il 12 aprile un tweet molto critico nei confronti di Banca d’Italia, in cui tra le altre cose si legge che l’istituzione ha “6000 dipendenti (pagati molto di più, in media, dei 945 parlamentari e dei 2300 ex)”.
Si tratta di un’affermazione imprecisa, ma non di molto: la media degli stipendi dei dipendenti di Bankitalia e quella dei parlamentari in carica è in effetti abbastanza simile.
Quanti sono e quanto guadagnano i dipendenti di Bankitalia
Secondo quanto risulta dall’ultimo bilancio dell’istituto di Palazzo Koch, i dipendenti al 31 dicembre 2017 erano 6.799 (4.536 nell’amministrazione centrale e 2.263 nelle filiali). Quindi anche più dei seimila citati da Crosetto, ma comunque una cifra simile.
Il costo (“Stipendi ed emolumenti”) del personale in servizio, sempre nel 2017, è stato pari a a 651.772.404 euro. Se a questa voce aggiungiamo gli “Oneri previdenziali e assicurativi”, che ammontano a 165.920.192, il totale lordo sale a 817.692.596.
Dunque il costo lordo medio a dipendente nel 2017 è stato di 120.266 euro all’anno.
Possiamo raffinare ulteriormente il dato, sottraendo dal totale gli stipendi più elevati, che vanno ai vertici dell’istituto. In particolare possiamo sottrarre lo stipendio lordo del governatore (450.000 €), del direttore generale (400.000 €), dei tre vice-direttori (315.000 €) e dei dirigenti nove capi dipartimento (215.125 € di media), 57 capi servizio/direttore di filiale regionale (171.107 € di media) e 19 direttori di filiale provinciale (144.085 € di media).
Il totale del costo lordo scende così a 801.470.757 € che, diviso per 6.709 dipendenti, corrisponde a uno lordo medio annuo pari a 119.462 € per dipendente. Un dato non molto distante da quello ottenuto secondo il calcolo precedente.
Il confronto coi parlamentari, in carica ed ex
Vediamo ora quanto guadagnano i 945 parlamentari in carica (630 alla Camera + 315 al Senato, senza contare i senatori a vita). In base a quanto riporta il sito della Camera, a decorrere dal 1° gennaio 2012 l’importo lordo dell’indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è pari a 10.435 euro. Si tratta di 125.220 euro all’anno: circa 5 mila euro in più di quanto guadagnino, in media, i dipendenti di Bankitalia.
Consideriamo solo l’indennità parlamentare, e non gli altri introiti economici, i rimborsi e le agevolazioni di cui godono i membri di Camera e Senato, perché questo imporrebbe un confronto a tutto campo anche su eventuali altri introiti dei dipendenti e dei dirigenti di Bankitalia.
Per quanto riguarda gli ex parlamentari, possiamo elaborare una stima media di quanto ricevano suddividendo per 2.600 - il numero approssimativo di ex parlamentari che ricevono il vitalizio, citato dal presidente dell’Inps Tito Boeri in un’audizione alla Camera del 2016 di 300 unità superiore al dato citato da Crosetto – i 207 milioni di spesa per vitalizi che, sempre in base a tabelle Inps, lo Stato dovrebbe stanziare nel 2018. Il risultato è di 79.615 euro a testa. Dunque circa 40 mila euro in meno rispetto alla media dei dipendenti di Bankitalia.
Conclusione
Crosetto è leggermente impreciso, per difetto, sul numero dei dipendenti di Bankitalia: secondo il più recente bilancio si avvicinano più ai settemila (6.799) che ai seimila.
Sbagliato poi sostenere che guadagnino più di un parlamentare in carica. Guardando solo alla cifra media, il loro stipendio è inferiore di circa 5 mila euro rispetto a quello degli onorevoli.
Corretto invece dire che guadagnino più degli ex parlamentari (di cui pure Crosetto sbaglia per difetto il numero complessivo): questi ultimi hanno un costo medio per lo Stato di 80 mila euro all’anno in vitalizi, mentre i dipendenti di Bankitalia hanno – sommando stipendi ed emolumenti con oneri previdenziali e assicurativi – un costo lordo di circa 120 mila euro all’anno.
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