Matteo Salvini lo scorso 21 gennaio, in un'intervista a La Nuova Sardegna, ha dichiarato: "Cancelleremo il reato di eccesso di legittima difesa. Se qualcuno entra a casa tua o nel tuo negozio e ti minaccia con un’arma o attenta alla tua incolumità hai diritto di difenderti sempre e in ogni modo".
Salvini propone un esempio fuorviante. L'eccesso di legittima difesa infatti - cioè la possibilità di essere condannati per un uso sproporzionato della forza - non si applicherebbe agli esempi che porta il segretario leghista. Come abbiamo già verificato, in base alla legge già esistente e a una giurisprudenza consolidata, chi uccide un intruso nel proprio domicilio o nel proprio luogo di lavoro di fronte alla minaccia delle armi o in caso di timore per la propria o altrui incolumità, è già coperto dalla causa di giustificazione della legittima difesa e non incorre nell'eccesso. Si vedano ad esempio i recenti casi di cronaca dei due tabaccai, Birolo e Petrali, entrambi assolti. Il principio che enuncia Salvini, insomma, è già contemplato dalla legge attuale.