I tragici episodi di cronaca degli ultimi giorni, come quelli di Vittoria (in Sicilia, nel ragusano) e di Cesena, hanno riportato al centro dell’attenzione il tema degli incidenti stradali letali e della guida in stato di ebbrezza. Quali sono le dimensioni di questi fenomeni e qual è il trend degli ultimi anni? Stanno aumentando o diminuendo?
Andiamo a vedere i dati.
Le vittime di incidenti stradali nel 2017
A breve dovrebbe uscire il prossimo rapporto dell’Istat sugli incidenti stradali avvenuti nel 2018, ma al momento i dati dell’Istituto di statistica sono ancora fermi al 2017.
Nel rapporto “Incidenti stradali 2017”, pubblicato dall’Istat il 23 luglio 2018, si legge che due anni fa «sono stati 174.933 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in leggero calo rispetto al 2016, con 3.378 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 246.750 feriti».
Il 68,7 per cento delle vittime sono conducenti (2.319), il 17,8 per cento pedoni (600) e il 13,6 per cento passeggeri (459).
Sempre secondo l’Istat, «i mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti stradali e vittime, in particolare maggio, giugno e luglio, con picchi di oltre 16 mila sinistri e 300 vittime per ogni mese».
La media sull’anno, nel 2017, è stata di poco più di 9 morti al giorno.
Ma questi numeri sono in aumento rispetto al passato, o al contrario sono in diminuzione? Di nuovo l’Istat ci fornisce la risposta.
L’andamento delle vittime dal 2001
Dal 2001 in poi, come mostra il database Istat, il numero delle vittime è più che dimezzato [1]. Quell’anno i morti sulla strada erano infatti stati 7.096, il 110 per cento in più rispetto ai 3.378 del 2017, quasi 20 in media ogni giorno. I conducenti morti erano allora stati 4.522, i passeggeri 1.542 e i pedoni 1.032.
Nel 2002 le vittime totali erano già diminuite leggermente, a 6.980, e negli anni successivi il trend di decrescita è stato costante: sotto i 6 mila nel 2005 (5.818), sotto i 5 mila nel 2008 (4.725), sotto i 4 mila nel 2011 (3.860).
Dal 2013 incluso in poi i morti per incidenti stradali sono rimasti sempre sotto i 3.500 ma il ritmo con cui il numero complessivo calava è rallentato significativamente e ci sono stati anche alcuni anni in controtendenza, in cui le vittime sono aumentate, come ad esempio proprio il 2017 rispetto al 2016.
Il dimezzamento delle vittime sulla strada negli ultimi quindici anni non è, comunque, una peculiarità italiana. Come avevamo scritto in passato, una dinamica simile si è verificata anche negli altri principali Paesi europei.
Ubriachi e drogati alla guida
Ma guardiamo ora invece alla quantità di persone che sono state fermate – sempre nel 2017 – dalle forze dell’ordine in stato di ebbrezza, o di alterazione dovuta a sostanze stupefacenti, mentre erano al volante.
L’Istat, nel suo rapporto di luglio 2018, riporta che nel 2017 sono state rilevate – da Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale – 41.476 infrazioni al codice della strada (art. 186) per guida in stato di ebbrezza. La statistica non distingue tra chi aveva un valore di poco superiore agli o,5 mg di alcol nel sangue, e dunque sembra improprio parlare di “ubriaco”, e chi invece aveva valori nettamente superiori.
A queste 41.476 infrazioni per alcol possiamo aggiungere 5.289 infrazioni al codice della strada (art. 187) per guida sotto effetto di sostanza stupefacenti.
Nel complesso possiamo dire che le infrazioni legate ad alcol e droga, rilevate nel 2017, siano state quasi 47 mila.
Anche in questo caso, vediamo se la situazione è migliorata o peggiorata negli ultimi anni.
L’andamento delle infrazioni per alcol e droga
Purtroppo i dati Istat in proposito consentono di andare solo poco indietro nel tempo, in quanto – come rilevato da Vittoria Buratta, direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione dell’Istat nel corso di un’audizione alla Camera del 12 febbraio 2019 – «il 2014 è il primo anno per il quale l’Istat ha pubblicato le contravvenzioni per Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale».
Allora, le infrazioni per alcol e droga erano state 48.119 (43.725 per alcol e 4.394 per droga), nel 2015 erano diminuite a 47.375 (42.857 per alcol e 4.518 per droga), nel 2016 ancora in calo a 45.211 (40.469 per alcol e 4.742 per droga). Dunque il 2017 è il primo anno in cui sono tornate ad aumentare dopo tre anni di diminuzione, anche se restiamo comunque al di sotto dei livelli del 2015 e 2014.
Cerchiamo ora di capire quanti incidenti sono legati all’assunzione di alcol o droga.
Ma quanti incidenti sono imputabili a conducenti ubriachi o drogati?
Purtroppo anche in questo ambito c’è carenza di dati. L’Istat – come riportato nella Relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenza in Italia, anno 2017 (presentata a settembre 2018) – «ha scelto, nel 2010, di sospendere la diffusione dei dati puntuali sugli incidenti stradali dettagliati per le circostanze legate allo stato psicofisico alterato». Il motivo è che il numero di incidenti di questo genere comunicato dagli organi di rilevazione era considerato sottostimato, e dunque la statistica non affidabile.
Troviamo tuttavia alcune informazioni, parziali, nella presentazione che ha fatto Silvia Bruzzone (Istat) il 15 maggio 2019 all’Istituto superiore di sanità. Secondo i dati forniti da Carabinieri e Polizia stradale, che sono stati raccolti sulla base delle contravvenzioni per guida sotto l’effetto di alcol o di stupefacenti in occasione di incidente stradale, e che sono riportati nella presentazione, nel 2017 gli incidenti alcol-correlati sono il 7,8 per cento del totale e quelli droga-correlati il 2,9 per cento. Entrambi i dati sono in lieve aumento rispetto al 2015 (quando i dati erano rispettivamente del 7,6 per cento e del 2,3 per cento).
Per quanto riguarda poi in particolare le vittime, sempre nella presentazione di Bruzzone, nel 2017 i morti in incidenti legati all’alcol sono stati il 4,3 per cento del totale.
I dati relativi ai morti in incidenti legati alla droga li troviamo invece nella Relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenza in Italia, anno 2017. Sono meno aggiornati di quelli relativi all’alcol, essendo riferiti al 2016, e provengono dai soli Carabinieri. Non sono quindi da considerarsi precisi ed esaustivi ma servono a dare un’idea generale delle dimensioni del fenomeno.
Tanto premesso, le vittime di incidenti legati all’assunzione di sostanze stupefacenti sono state nel 2016 il 2,1 per cento del totale.
Nel complesso possiamo dunque dire che l’alcol e la droga siano responsabili di un’esigua minoranza degli incidenti (poco più del 10 per cento) e delle vittime (meno del 6,5 per cento).
Conclusione
In base ai dati più aggiornati (2017), i morti per incidenti stradali in Italia sono più di 9 al giorno. Tuttavia, la situazione è nettamente migliorata rispetto al recente passato: dal 2001 ad oggi le vittime sulla strada sono più che dimezzate.
Le infrazioni al codice della strada per assunzione di alcol o droga sono invece rimaste sostanzialmente stabili dopo il 2014 (non abbiamo dati aggregati più risalenti nel tempo).
In base a quel che emerge da dati parziali, ma che possono dare un quadro generale del fenomeno, l’alcol e la droga risultano infine essere responsabili di una esigua minoranza degli incidenti stradali (circa il 10 per cento) e degli incidenti stradali letali (meno del 6,5 per cento).
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