Il 21 marzo, ospite a Otto e mezzo su La7, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5s) ha elogiato] (min. 20:15) la piattaforma di democrazia diretta Rousseau, con cui sono selezionati i candidati del Movimento 5 Stelle.
Secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, grazie alle candidature online, il M5s è "la forza politica in Parlamento con il più alto numero di donne e laureati".
Ma è davvero così? Abbiamo verificato.
Le donne in Parlamento
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 si è votato con un nuovo sistema elettorale (il cosiddetto Rosatellum bis, che tra le altre cose ha cercato di assicurare una presenza più equilibrata tra uomini e donne in Parlamento, imponendo alcuni criteri da rispettare nelle liste dei candidati.
Per esempio, tra i seggi assegnati con il metodo proporzionale, i partiti hanno dovuto inserire i nomi nelle liste alternando uomini e donne, mentre nella scelta dei capilista nessuno dei due generi poteva essere rappresentato oltre una quota del 60 per cento.
Sebbene la diciottesima legislatura abbia fatto registrare un record come presenza femminile sia alla Camera che al Senato, secondo alcuni osservatori questi “paletti” hanno funzionato solo parzialmente.
In particolare, secondo Openpolis, il sistema delle pluricandidature – ossia la possibilità di presentarsi in diversi collegi a livello nazionale – ha depotenziato di fatto l’obiettivo di raggiungere la parità di genere in Parlamento, favorendo l’elezione di candidati uomini.
Cosa dicono i numeri
Camera dei deputati
La Camera dei deputati ha pubblicato sul suo sito ufficiale una tabella con la distinzione dei suoi membri per gruppo parlamentare e per sesso.
In questa diciottesima legislatura, su 628 deputati, 225 sono donne: il 35,8 per cento, un record nella storia del nostro Paese.
Su 220 deputati del M5s, 96 sono donne (43,6 per cento), la cifra più alta tra i vari gruppi parlamentari, come dice Fraccaro. Al secondo posto c’è Forza Italia, con 38 donne su 105 deputati (36 per cento), seguita dal Partito democratico (37 su 112, il 33 per cento), dalla Lega (35 su 123, il 28,4 per cento), da Fratelli d’Italia (11 su 32, il 34 per cento), da Liberi e Uguali (4 su 14, il 28 per cento) e dal gruppo Misto (4 su 22, il 18 per cento).
In sostanza, sia come numero totale sia in rapporto alla grandezza del gruppo parlamentare, alla Camera il Movimento 5 Stelle è il partito con “più donne”.
Senato
A differenza della Camera, il Senato non fornisce una tabella in cui divide i componenti dei gruppi parlamentari in base al sesso. L’unica statistica ufficiale a riguardo dice che sul totale dei 320 senatori, 110 sono donne, ossia il 34,3 per cento.
Abbiamo così analizzato la composizione attuale dei gruppi parlamentari per calcolare il numero di donne presenti in ogni partito al Senato.
Su 107 senatori del M5s, 45 sono donne: il 42 per cento. Anche in questo caso, come per la Camera, il Movimento è il partito con “più donne” sia come numero totale sia in rapporto alla grandezza del suo gruppo parlamentare.
Dopo, vengono Forza Italia (con 20 donne su 61 senatori, il 32,7 per cento), Lega (18 su 58, il 31 per cento), Partito democratico (17 su 52, il 32,6 per cento), gruppo Misto (3 su 16, 18,7 per cento), Fratelli d’Italia (2 su 18, l’11 per cento) e il gruppo Per le Autonomie (2 su 8, il 25 per cento).
I laureati in Parlamento
Il tema del “partito con più laureati” è un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Nel 2015, l’allora deputato del M5s Alessandro Di Battista aveva detto – sbagliando – che «l’88 per cento dei nostri è laureato». Nel 2017, anche l’attuale ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio aveva fatto una dichiarazione simile, ripetendo quella che due anni fa era la bufala del “record di laureati nel M5s”.
A marzo 2018, però, il Parlamento si è rinnovato con le elezioni politiche: che cosa dicono ora i numeri sulle lauree dei politici italiani?
Camera
Come per le donne, la Camera dei deputati fornisce sul suo sito ufficiale una tabella con la distinzione dei suoi componenti per gruppo e titolo di studio.
Su un totale 628 deputati, divisi per sei gruppi parlamentari, in 440 hanno almeno una laurea (ossia il 70 per cento). Di questi, 165 (26,3 per cento sul totale dei deputati) provengono dal Movimento 5 Stelle, seguiti dagli 81 (12,9 per cento) del Partito democratico, i 75 (11,9 per cento) di Forza Italia, i 70 (11,1 per cento) della Lega, i 19 (3 per cento) di Fratelli d’Italia, i 18 (2,9 per cento) del Gruppo Misto e i 12 (1,9 per cento) di Liberi e Uguali.
In generale, poco più di 7 deputati su 10 sono dunque laureati, e di questi oltre due provengono dal M5s.
In termini assoluti, dunque, il partito di Fraccaro è quello con più membri della Camera con una laurea, ma i numeri cambiano se si rapportano questi dati alla grandezza del gruppo parlamentare.
Il M5s, infatti, è il partito che ha più deputati , 220 su 628. Questo significa che i 165 laureati del Movimento, in proporzione, sono il 75 per cento del gruppo parlamentare. Alcuni partiti hanno percentuali simili, come il Pd (circa il 73 per cento, con 81 laureati su 112) e Forza Italia (circa il 72 per cento, con 75 laureati su 105); altri fanno addirittura meglio. Quasi l’86 per cento dei deputati di Liberi e Uguali è infatti laureato (12 su 14).
La percentuale più bassa ce l’ha la Lega, dove circa il 56 per cento dei suoi deputati (70 su 123) è riuscito a concludere con successo un percorso universitario.
Senato
A differenza della Camera, e come per le donne, il Senato non ha pubblicato una tabella con la distinzione dei suoi membri, divisi per gruppo e titolo di studio.
L’unica informazione ufficiale che proviene da questo ramo del Parlamento è quella relativa al numero di senatori laureati: in totale sono 150 su 320.
Nelle schede dei singoli senatori, il Senato non pubblica inoltre informazioni sui titoli di studio. Abbiamo rielaborato le informazioni a riguardo forniteci da Openpolis, che però non ha per tutti i senatori dettagli completi sulla loro carriera.
Di conseguenza, quella a disposizione è soltanto una stima.
Con un certo margine di certezza, è possibile dire che – come per la Camera – quelli del M5s sono i senatori “più laureati” in rapporto al numero totale, ma non in rapporto alla grandezza del singolo gruppo parlamentare.
Il 43 per cento dei senatori del Movimento (46 su 107) dichiara di essere in possesso di un titolo di laurea, contro il 66,6 per cento dei senatori di Fratelli d’Italia (12 su 18) e il 70 per cento del Partito democratico (36 su 52).
Conclusione
Secondo il ministro Riccardo Fraccaro, il Movimento 5 Stelle è la forza politica con il numero più alto di donne e laureati.
Per quanto riguarda le donne, il deputato del M5s ha ragione. Il suo partito ha sia più donne rispetto al numero totale dei parlamentari (96) sia in rapporto al numero del singolo gruppo parlamentare. Il Movimento infatti è l’unico ad avere oltre il 40 per cento dei suoi deputati donne.
Per quanto riguarda le lauree, Fraccaro è invece impreciso. Come numero totale, alla Camera il M5s ha più laureati di tutti (165, circa il 75 per cento dei suoi deputati), ma questo è dovuto anche al fatto che è il partito con più rappresentanti in questo ramo del Parlamento. In proporzione alla grandezza del gruppo parlamentare, c’è chi fa meglio del M5s: quasi l’86 per cento dei deputati di Liberi e Uguali infatti ha concluso con un successo un percorso universitario.
Sui dati del Senato, invece, c’è un margine di incertezza. Questo ramo infatti non fornisce dati specifici sulle carriere universitarie dei senatori. Abbiamo così rielaborato le informazioni – parziali – di Openpolis, scoprendo che probabilmente il M5s ha sì più senatori laureati come numero totale, ma non in rapporto alla grandezza del suo gruppo parlamentare. In proporzione al loro numero di senatori, Pd e Fratelli d’Italia sembrano avere percentuali di laureati più alte.
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