Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini il 30 agosto ha scritto su Facebook: “Da inizio 2017 ad oggi la Francia del ‘bravo Macron’ ha respinto più di 48.000 immigrati alle frontiere con l’Italia, comprese donne e bambini”.
Verifichiamo il dato fornito da Salvini e vediamo qual è la situazione in Francia circa l’accoglienza dei migranti.
I respingimenti al confine italo-francese
I dati italiani
Secondo i dati che ci ha comunicato il 30 agosto l’ufficio stampa del Ministero dell’Interno – e che non risultano pubblicati sul sito del Viminale - nel 2017 sono stati respinti dalla Francia verso l’Italia 30.911 migranti (di cui 10.407 in possesso di un titolo di soggiorno valido in Italia).
Nel 2018, tra il primo gennaio e il 28 agosto, sono stati respinti 17.476 migranti, di cui 6.561 in possesso di permesso di soggiorno.
Dunque in totale si tratta di 48.387 migranti in circa 20 mesi.
I dati francesi
Secondo il quotidiano francese le Monde, che riporta i dati del ministero dell’Interno francese ottenuti dall’associazione di sostegno ai migranti la Cimade, i respingimenti francesi sono aumentati moltissimo da quando sono stati introdotti i controlli alle frontiere nel novembre 2015, per far fronte alla minaccia terroristica dopo gli attentati di Parigi.
In particolare, secondo i dati riportati da le Monde, nel 2017 nel dipartimento delle Alpi Marittime - quello al di là del confine di Ventimiglia - sarebbero stati 44.433 gli stranieri a cui è stato impedito l’accesso nel territorio francese (tra cui 13.500 minori), contro gli appena 1.193 del 2015.
Ma non solo. A questi quasi 45 mila stranieri respinti a Ventimiglia si possono aggiungere i 6.036 respinti ai valichi della Savoia, i 2.074 dell’Alta Savoia e i 1.899 delle Alte Alpi. Il totale dei respinti dalla Francia verso l’Italia arriva così a 54.442.
Perché questa differenza?
Una cifra, quella francese, ancora superiore rispetto a quelle fornite dal Ministero dell’Interno italiano per il solo 2017 (30.911 respinti).
Non siamo in grado di giustificare questa discrepanza (oltre 54 mila contro circa 31 mila) per i numeri dello scorso anno, considerato che dall’ufficio stampa del Viminale ci hanno riferito che i dati si riferiscono al totale dei respingimenti dalla Francia verso l’Italia e non, come avevamo ipotizzato in un primo momento, solo al valico di Ventimiglia (rimanendo così esclusi dal calcolo del Viminale gli altri valichi, il che potrebbe aver spiegato perché i dati di Salvini sono più bassi).
Ad ogni modo, questa politica di chiusura dei confini da parte di Parigi ha suscitato aspre critiche in Francia. Médecins sans frontières ad esempio, ancora a luglio, ha parlato di “pratiche illegali”, da parte di Parigi, che “respinge sistematicamente i migranti verso l’Italia”.
Le richieste di asilo in Italia e in Francia
Respingimenti a parte, qual è la situazione per le richieste di asilo? La Francia è più o meno “accogliente” dell’Italia?
La Francia, in base ai dati Eurostat, nel 2017 è stato il secondo Paese nella Ue per numero di richieste di asilo esaminate: 110.945. Meno della Germania, che occupa il primo posto con 524.185 richieste, ma più dell’Italia, che si piazza terza con 78.235 richieste (secondo il nostro ministero dell’Interno sono state 81.527, ma la classifica non cambia).
La Francia risulta poi seconda anche per numero di richieste accolte, con 40.575 accoglimenti, sempre dietro alla Germania (325.370) ma davanti all’Italia (35.130).
Ma se rapportiamo questo dato alla popolazione, come abbiamo calcolato di recente, ecco che sia l’Italia che la Francia scivolano molto indietro nella classifica europea e sono quasi a pari merito. Parigi al tredicesimo posto, con 605 immigrati a cui è stato riconosciuto il diritto all’asilo ogni milione di francesi, e Roma al quattordicesimo posto, con 580. Prima in questa classifica è ancora la Germania, con 3.945 migranti a cui è stato dato l’asilo ogni milione di tedeschi.
Oltretutto, secondo un’esclusiva di le Figaro del 29 agosto 2018, quest’anno le richieste di asilo in Francia dovrebbero superare quelle dell’anno scorso di parecchio. Si registra infatti un aumento del 17% nei primi sette mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017.
Se guardiamo alle sole domande in primo grado (escludendo quindi appelli e riesami) l’aumento è del 16%: tra gennaio e luglio 2017 erano state presentate 52.721 richieste di asilo, nello stesso periodo del 2018 sono aumentate a 61.162.
Conclusione
Salvini ha ragione nell’indicare in “circa 48 mila” il numero di respingimenti alla frontiera effettuati dalla Francia verso l’Italia negli ultimi venti mesi, secondo i dati del ministero dell’Interno italiano. Ma segnaliamo una significativa discrepanza rispetto ai dati forniti dal ministero dell’Interno francese, da cui si ricava una cifra più alta (circa 54 mila) per il solo 2017.
Al di là della questione dei respingimenti di frontiera, è però vero che la Francia accolga più richiedenti asilo dell’Italia: esamina più domande, ne accoglie un numero totale maggiore (anche se una percentuale inferiore) e ha un numero di migranti a cui è stato concesso l’asilo ogni milione di cittadini che è un poco superiore a quella italiana.
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