Intervistato dal Tg5 lo scorso primo marzo, il presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni ha dichiarato, a proposito dell’alleanza di Forza Italia con la Lega Nord e Fratelli d’Italia (min. 16.52): “In nessun grande Paese europeo succede che le forze del Ppe si alleano con gli estremisti e i populisti”.
Si tratta di un’affermazione corretta.
La situazione negli altri grandi Paesi europei
Innanzitutto bisogna stabilire quali siano i “grandi Paesi europei”. Se guardiamo al dato della popolazione, ci sono solo quattro Stati che hanno più del 10% del totale degli abitanti dell’Unione europea: l’Italia con l’11,96%, il Regno Unito col 12,76%, la Francia col 13,06% e la Germania col 15,97%.
Questi stessi Paesi sono poi i quattro membri europei del G7, il gruppo delle sette nazioni avanzate con la ricchezza nazionale netta più grande al mondo.
Guardiamo dunque alla situazione negli altri tre Paesi, oltre all’Italia.
Germania
Dopo le elezioni dello scorso 24 settembre, la Germania è tutt’ora senza un nuovo esecutivo. Dovrebbe nascere, secondo quanto deciso a inizio febbraio 2018 dai rappresentanti della Cdu (il partito di centrodestra della Merkel, membro del Ppe) e della Spd (i socialdemocratici, aderenti al Partito socialista europeo), un nuovo governo di grande coalizione, ma si attende la ratifica dell’accordo da parte degli iscritti della Spd in una consultazione iniziata il 20 febbraio e che si è chiusa il 2 marzo. I risultati saranno annunciati il 4 marzo.
L’ipotesi di un’alleanza tra il partito della Merkel e l’estrema destra tedesca di Alternative für Deutschland (Afd) era stata esclusa ancor prima del voto dalla cancelliera stessa.
Nella precedente legislatura la Cdu (con gli alleati bavaresi della Csu), membro del Ppe, era alleata alla Spd in un accordo di grande coalizione. L’Afd faceva parte dell’opposizione ed era quindi esclusa, naturalmente, da qualsiasi ruolo di governo.
Francia
In Francia, dopo le elezioni del 23 aprile e il ballottaggio del 7 maggio, il presidente è Emmanuel Macron, già ministro dell’economia nel governo socialista guidato da Hollande e fondatore del movimento “En marche!”.
Il governo è guidato da Edouard Philippe, un centrista con un passato sia nei Repubblicani (membri del Ppe) che nel partito socialista (membro del Pse), e gli altri ministri provengono in parte dal centrodestra, in parte dal centrosinistra e in parte dalla società civile. Nessuno proviene da movimenti xenofobi o populisti.
Il partito di destra Front National, guidato da Marine Le Pen, non ha alcun incarico di governo e in Parlamento - rinnovato nelle due tornate elettorali del 11 e 18 giugno 2017 che hanno dato a “En Marche!” una netta maggioranza - è all’opposizione.
Regno Unito
Nel Regno Unito, dopo le elezioni anticipate dello scorso 8 giugno, c’è un governo di minoranza dei Tories - i conservatori britannici che nel Parlamento europeo non fanno parte del Ppe ma del gruppo autonomo dei “Conservatives” - guidato dalla premier uscente Theresa May.
L’accordo che permette al governo, espressione di una minoranza, di avere la maggioranza in parlamento è stato raggiunto il 26 giugno tra i conservatori e il partito nazionalista di destra nord-irlandese DUP, che tuttavia non ha incarichi di governo.
Conclusione
Paolo Gentiloni ha ragione. In nessun grande Paese europeo le forze del Ppe si sono alleate con la destra estremista e populista. In Germania le forze del Ppe (il partito della Merkel) ha governato finora in grande coalizione coi socialdemocratici e vorrebbe ripetere nel prossimo mandato la stessa alleanza. In Francia presidenza, governo e maggioranza parlamentare sono dei centristi filo-europeisti di “En Marche!”. Nel Regno Unito i conservatori, che sono alleati con un partito nazionalista e populista, non sono tuttavia membri del Ppe.
Si potrebbe aggiungere che anche in Spagna, quinto Paese per abitanti della Ue, il governo del Paritito Popolare di Mariano Rajoy – aderente al Ppe – non vede la partecipazione di esponenti di forze populiste o estremiste. In Parlamento, dove non ha la maggioranza, può contare sull’astensione del Partito socialista.
I Paesi dove le forze del Ppe sono alleate con forze estremiste e populiste sono più piccoli, come ad esempio l’Austria, dove l’Övp (membro del Ppe) governa in alleanza col partito di estrema destra Fpö.
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