Dal palco della Festa dell’Unità di Certaldo il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha dichiarato lo scorso 9 agosto: "Guardiamo i dati dei primi sette mesi di quest'anno. Sono arrivate in Italia circa 95-96 mila persone. Più del 40% delle persone che sono arrivate in Italia sono arrivate con navi delle organizzazioni non governative (Ong)”.
Quanti arrivi
Il numero di migranti sbarcati nei primi sette mesi citato da Minniti è corretto. Al 31 luglio 2017 erano sbarcate da inizio anno, secondo quanto riporta il bollettino statistico del Viminale, 94.802 persone. Sommando i numeri degli arrivi nei primi dieci giorni di agosto si arriva a 96.861 persone sbarcate in totale.
Sono dati che, come abbiamo scritto, dimostrano un netto calo degli arrivi nei mesi di luglio e agosto rispetto al 2016. I mesi estivi venivano infatti tradizionalmente sfruttati dagli scafisti, a causa del bel tempo, per le partenze dalle coste africane.
La riduzione di luglio e agosto 2017 è così significativa che, dopo i primi sei mesi dell’anno in cui sembrava che il record del 2016 (181 mila sbarcati) fosse destinato ad essere sorpassato e non di poco, ad oggi il totale delle persone sbarcate risulta invece inferiore (-3,5%) rispetto a quello del periodo corrispondente dell’anno passato.
Il ruolo delle Ong
Anche la percentuale di migranti portati in Italia dalle Ong riferita da Minniti è sostanzialmente corretta. Vediamo come ci siamo arrivati e ricordiamo qualche dato rilevante su come sono andate le cose anche nel corso dello scorso anno.
Il rapporto Frontex sul 2016
Secondo il rapporto di Frontex – l’agenzia europea che gestisce le frontiere esterne dell’Unione – Annual Risk Analysis 2017, già nel corso del 2016 si era giunti a questa percentuale.
Nella seconda parte dell’anno scorso, spiega il rapporto, le modalità di soccorso dei migranti sono cambiate. Fino a maggio gran parte delle operazioni di salvataggio iniziava infatti in seguito a richieste di soccorso che provenivano dagli stessi barconi di migranti, i quali si mettevano in comunicazione con il centro di soccorso di Roma e chiedevano aiuto. In queste circostanze, le imbarcazioni delle Ong prestavano assistenza in circa il 5 per cento degli incidenti.
A partire dall’estate, le chiamate sono diminuite molto e una grossa fetta delle operazioni ha iniziato a essere svolta da imbarcazioni di Ong che operano a ridosso delle acque territoriali libiche. Nella seconda parte del 2016, secondo Frontex, le Ong hanno partecipato al 40 per cento dei salvataggi.
I dati della Guardia Costiera Italiana sul 2016
Il quadro tracciato da Frontex trova conferma anche nei dati riportati dalla Guardia Costiera italiana. In base a questi, nel 2016 sono stati soccorsi in mare 178.415 migranti (su 181.436 arrivi, dunque il 98,3% del totale sono arrivati in seguito a operazioni di salvataggio). Di questi 46.796 sono stati recuperati da navi delle Ong: il 26,2 per cento.
La percentuale sarebbe significativamente maggiore se non pesassero, nel dato annuale, anche i primi mesi in cui le Ong non hanno praticamente operato.
In ogni caso, anche guardando al 2016 nel complesso, le Ong hanno recuperato più persone di quanto fatto dalla Marina Militare (36.084) o dalla Guardia Costiera (35.875).
I dati Frontex sul 2017
Per quanto riguarda il 2017, che è il periodo preso in considerazione da Minniti, nel suo rapporto sul primo trimestre dell’anno Frontex scrive che le Ong hanno contribuito a recuperare il 32% dei migranti (dato aggiornato al 31 marzo). La percentuale risente di un calo registrato durante l’inverno, in particolare a gennaio e febbraio, ma sarebbe in corso un “rinnovato incremento”.
È dunque probabile, anche se Frontex non ha ancora diffuso il rapporto sul secondo trimestre (quello sul primo è stato pubblicato l’1 agosto scorso), che nei mesi seguenti si sia arrivati al 40% indicato dal titolare del Viminale.
I dati mensili della Guardia Costiera per il 2017
Il dato più aggiornato disponibile lo fornisce un altro ente, la Guardia Costiera Italiana, nella sua scheda sulle operazioni di salvataggio relativa a maggio 2017.
Il numero totale di persone salvate, nel mese in questione, sotto il coordinamento del Centro italiano di coordinamento dei soccorsi è di 22.698. Di queste 9.299 (il sottoinsieme più consistente) sono state recuperate da navi delle Ong, cioè il 41% del totale.
A marzo e aprile si erano registrare percentuali simili (40%), mentre a febbraio i migranti salvati dalle ong erano stati solo il 21% del totale e a gennaio il 34%.
Dunque la media di persone salvate dalle Ong in questi cinque mesi è del 37,12%: 21.946 su un totale di 59.120.
Complessivamente gli arrivi, al 31 maggio 2017, erano stati 60.200, quindi il 98,2% del totale dei migranti sbarcati sono arrivati in seguito a operazioni di salvataggio.
Conclusione
I numeri citati da Minniti sono dunque corretti. Il numero totale di migranti arrivati viene confermato direttamente dai rapporti statistici del Viminale. I dati, e soprattutto le dinamiche, analizzate da Frontex indicano la soglia del 40% di migranti salvati dalle Ong negli ultimi sette mesi come credibile. I dati più recenti della Guardia Costiera li confermano per i primi mesi dell’anno, mentre resta da vedere se verranno confermati dalle cifre di giugno e luglio, non ancora pubblicate.
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