Intervistato a Porta a Porta lo scorso 10 aprile, Matteo Renzi ha dichiarato: “La crescita è passata dal -2 al +1: nessun Paese, nello stesso periodo ha fatto un balzo così grande”. Si tratta di un’affermazione errata, che esagera la bontà di un risultato solo leggermente al di sopra della media europea.
L'aumento del Pil in Italia negli ultimi 3 anni
Per amor di precisione, l’Italia ha fatto un balzo leggermente meno esteso di quanto sostenga l’ex presidente del Consiglio. Secondo l’Istat, l'Italia è passata dal -1,7% del Pil del 2013 (anno precedente all’insediamento di Renzi a Palazzo Chigi) al +0,9% del 2016 (anno delle dimissioni di Renzi). Dunque un aumento complessivo di 2,6 punti percentuali, e non di 3.
Cosa è successo in Europa
Nello stesso periodo l’area euro nel suo complesso, secondo i dati della Commissione europea, è passata dal -0,3% al +1,7%, per un aumento totale di due punti. L’Italia ha fatto meglio per lo 0,6%.
Restando alla sola area euro, ci sono 5 Paesi su 19 che hanno fatto “un balzo” superiore al nostro.
- La Spagna è passata dal -1,7% al +3,2%, per un dato complessivo del 4,9%.
- L’Irlanda, il cui Pil nel 2013 cresceva dell’1,1%, nel 2016 segna un +4,3%, con un aumento totale di 3,2 punti percentuali.
- Cipro, che usciva da una grave crisi, nel 2013 aveva un Pil in caduta del 6%, mentre nel 2016 fa registrare un +2,8%, con un aumento complessivo di 8,8 punti.
- La Slovenia è passata dal -1,1 al +2,5, per un balzo di 3,6 punti.
- Persino la Grecia, negli stessi anni, è passata da -3,2% a +0,3%, per un totale di 3,5 punti.
La situazione fuori dall'area euro
Ci sono poi altri Stati al di fuori dell’area euro che hanno fatto meglio dell’Italia, come la Croazia e la Repubblica Ceca, e diversi Paesi europei che hanno fatto registrare un aumento simile. Ad esempio:
- L’Olanda ha segnato un balzo di 2,3 punti.
- La Finlandia, il Portogallo e la Bulgaria di 2,4 punti.
- La Svezia di 2,1 punti.
Dunque, anche solo limitando il confronto all’Unione europea (o addirittura all’area euro), l’affermazione di Renzi è sbagliata. Molti Paesi hanno fatto un “balzo” simile a quello dell’Italia, e almeno sette Stati dell’Unione europea ne hanno fatto uno maggiore.
Se avete delle frasi o dei discorsi che volete sottoporre al nostro fact-checking, scrivete a dir@agi.it
Aggiornamento del 19 aprile 2017, ore 11: Il lettore Fabio Servi ci segnala che il fact-checking contiene gravi errori di calcolo. Misurate la performance di 3 anni con la differenza dei PIL di due anni diversi - ad esempio per l’Italia +0,9% - (-1,7%) = +2,6% - è errore davvero grossolano. Scrive Servi che ci invita a rettificare: “Un aumento del PIL non si calcola pe differenza rispetto al risultato tra due anni, perché il valore annuo è già il risultato anno su anno. La crescita in tre anni è la somma delle tre variazioni annuali (con leggerissima approssimazione). Il vostro 2,6% è campato per aria! Siamo a 1,4% circa, altro che 2,6% o 3%”.
Il lettore ha ragione, ma nel fact-checking in questione non abbiamo inteso calcolare l'esatta crescita del Pil nel periodo preso in considerazione, quanto mettere a confronto il risultato ottenuto dall'ex presidente del Consiglio Renzi con un'operazione matematica (il "balzo" da -2 a +1) con quello che, applicando la stessa operazione, risulta per gli altri Paesi europei. In questo modo abbiamo potuto verificare che il balzo del Pil citato da Renzi - che, ripetiamo, non abbiamo inteso validare come strumento di misurazione della reale crescita del Pil - non fosse affatto eccezionale e che altri Paesi dell'Unione europea avessero numeri, derivanti dallo stesso calcolo, più elevati.