Durante un comizio elettorale a Firenze dello scorso 25 febbraio, l’esponente di Liberi e Uguali Roberto Speranza ha dichiarato (min -10.40): “Noi abbiamo i medici e gli infermieri più anziani d’Europa […] In Italia il 49% dei medici ha più di 55 anni. Per farvi un esempio in Gran Bretagna solo il 14% dei medici ha più di 55 anni. E poi, nei prossimi 5 anni andranno in pensione circa 45 mila medici”.
Si tratta di un’affermazione sostanzialmente corretta, pur con alcune imprecisioni.
La questione degli infermieri
I dati a cui fa riferimento Speranza sono forniti da Eurostat, il servizio statistico della Commissione europea, nel suo sommario statistico sul personale sanitario e nelle relative tabelle.
I dati fanno riferimento al 2015 e sono relativi al solo personale medico, non a quello infermieristico.
Su questa seconda categoria, Eurostat ha diffuso un rapporto statistico – sempre relativo al 2015 – che però non contiene dati sulla loro età. Possiamo allora riportare le parole del dicembre 2015 della presidente della Federazione nazionale collegi infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia (IPASVI), Barbarba Mangiacavalli, secondo cui “l’età media degli infermieri cresce di 6 mesi all’anno, e oggi è attestata sui 49 anni”.
Per un confronto, seppur non esaustivo, possiamo consultare lo studio dell’International Council of Nurses Workforce Forum su 10 Paesi (di cui 5 europei) secondo cui nel 2015 l’età media degli infermieri era di 45 anni in Danimarca, 41,9 anni in Finlandia, 46 in Islanda, 44 in Irlanda e 45 in Svezia. Il dato italiano è in effetti più alto di quelli qui elencati.
Il problema dell’invecchiamento del personale infermieristico non è tuttavia solo italiano. Nella pubblicazione Ocse Health at a Glance 2017 si legge: “Ci sono crescenti preoccupazioni in diversi Paesi dell’Ocse circa una possibile carenza futura di infermieri, considerati da un lato la crescente domanda di infermieri nel contesto di una popolazione che invecchia e dall’altro il pensionamento dell’attuale generazione di ‘baby boomers’ infermieri”.
Ma passiamo alla questione del personale medico.
I numeri dei medici
Nei numeri di Eurostat troviamo la conferma delle parole di Speranza, anche se emergono alcune imprecisioni numeriche.
È vero, come afferma l’esponente di LeU, che l’Italia sia il Paese col personale medico più anziano d’Europa. Ha più di 55 anni ben il 53% del totale (non il 49% come affermato da Speranza). I medici over-55 sono infatti oltre 124 mila su un totale di 233 mila.
Siamo l’unico Paese dell’Unione che ha più del 50% di medici over-55. In Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Ungheria, Cipro, Lettonia, Estonia e Bulgaria il dato oscilla tra il 41% e il 47%.
Il Regno Unito, che si trova all’estremo opposto del grafico rispetto all’Italia, ha una percentuale di personale medico over-55 del 16% appena (non il 14% come affermato da Speranza).
Medici in pensione
La stima di 45 mila medici che andranno in pensione nei prossimi cinque anni proviene dalla Fimmg (Federazione medici di medicina generale) e dalla Anaao (Associazione dei medici dirigenti), che il 9 febbraio hanno diffuso tramite l’Ansa questi numeri.
Secondo le organizzazioni sindacali, tra medici di famiglia e medici del Servizio sanitario nazionale, nei prossimi cinque anni andranno in pensione 45 mila medici, più di 80 mila entro il 2028 (33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri).
La cosa non sarebbe di per sé un problema, ma secondo Fimmg e Anaao le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque bilanciate dalle nuove assunzioni. Ad esempio, per i medici di base le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 all’anno e se il numero rimarrà costante, secondo la Fimmg, ad essere 'rimpiazzati', al 2028, saranno non più di 11 mila medici di base, mantenendo un saldo in negativo a quella data di oltre 22 mila unità.
In ogni caso, Speranza cita correttamente il dato.
Conclusione
Roberto Speranza ha ragione sul fatto che l’Italia abbia i medici più anziani d’Europa. Non abbiamo dati aggregati per verificare se lo stesso valga per gli infermieri, ma di sicuro anche per loro il problema dell’invecchiamento della forza lavoro si pone. Leggermente imprecise le percentuali che cita l’esponente di LeU: 53% e non 49% di medici over 55 in Italia, e 16% e non 14% nel Regno Unito.
Infine corretta la citazione, anche se proviene da una fonte sindacale e non istituzionale, dei 45 mila medici che andranno in pensione nei prossimi 5 anni. In questo caso, il problema non è tanto il numero assoluto, quanto l’eventualità che non si sostituiscano i pensionandi.
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