Un recente caso di cronaca giudiziaria, ancora agli inizi e su cui dunque è presto per azzardare previsioni, ha portato all’arresto del presidente del consiglio di amministrazione e dell’amministratore delegato della Caronte&Tourist S.p.a., società che che gestisce, tra gli altri, i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina, tra la Calabria e la Sicilia.
L’accusa mossa dai pm è di corruzione, turbativa d’asta, falso, truffa e peculato. I due dirigenti in particolare sono accusati di aver corrotto il sindaco di Villa San Giovanni (Reggio Calabria), anche lui agli arresti, per ottenere illecitamente l’affidamento di un’area sulla quale poi è stata realizzata un’opera di interesse del gruppo
Ma, al di là della vicenda processuale, quali sono i numeri del gruppo Caronte? E come ha ottenuto le concessioni per i collegamenti sullo Stretto? Andiamo a vedere i dettagli.
Il gruppo Caronte&Tourist
Come si legge sul sito web della società, «Caronte & Tourist S.p.A. è una compagnia di navigazione privata, nata nel 2003 dalla fusione delle due storiche società di trasporti marittimi, la calabrese Caronte e la siciliana Tourist Ferry Boat. Entrambe le società hanno iniziato la loro attività nel 1965, occupandosi del collegamento fra i porti di Reggio Calabria e di Messina, come alternativa alla Ferrovie dello Stato».
Il gruppo ha (dati 2018) circa 1.200 dipendenti, un fatturato di 215 milioni e muove annualmente circa 6 milioni di passeggeri con la sua flotta di 29 navi.
Oltre alla rotta sullo Stretto, il gruppo gestisce anche diversi altri collegamenti da e per la Sicilia, ma è la prima il suo asset più importante. È infatti la rotta Messina-Reggio Calabria che, con 76 collegamenti al giorno (su 365 giorni all’anno), assorbe (dati 2014) il 40 per cento del traffico pedoni gestito da Caronte. Qui vengono impiegate (dati 2018) nove navi e il giro di affari è superiore ai 100 milioni di euro (contro gli 84 milioni del traffico per le isole minori e i 20 milioni per la rotta Messina-Salerno).
La Caronte gestisce da sola (dati 2014) il 78 per cento del traffico passeggeri sullo Stretto, quasi i quattro quinti del totale. Il quinto rimanente viene spartito tra Blu Jet del gruppo Ferrovie dello Stato e Meridiano Lines.
In particolare, per il trasporto da Messina a Reggio Calabria, la Caronte usa come punto di partenza per il traffico passeggeri rada San Francesco, nel porto di Messina, e come punto di arrivo Villa San Giovanni, il comune della città metropolitana di Reggio Calabria il cui sindaco è stato ora posto agli arresti. Per il traffico commerciale sfrutta invece la linea Tremestieri (frazione costiera del comune di Messina)-Reggio Calabria.
Da questa rapida panoramica risulta che l’asset più importante per la Caronte&Tourist S.p.a. è la gestione della rotta sullo stretto di Messina, in particolare per il traffico passeggeri. Ma quando e come questa concessione è stata ottenuta? E a che condizioni?
La concessione per la rotta dello Stretto
In base all’articolo 36 del codice della navigazione, «L’amministrazione marittima, (...) può concedere l’occupazione e l’uso, anche esclusivo, di beni demaniali e di zone di mare territoriale per un determinato periodo di tempo».
Nel caso in questione, della tratta Messina-Villa San Giovanni, l’amministrazione marittima aggiudicante la concessione è l’Autorità portuale di Messina. L’ultimo bando, che ha aggiudicato la concessione per il triennio 2017-2020, è stato pubblicato il 19 gennaio 2017 e prevedeva una gara aperta, in cui cioè chiunque può presentare un’offerta che viene poi valutata in base a criteri quantitativi (minor costo) e tecnico-qualitativi. Ha vinto a febbraio 2017, con un rialzo a 791.250 euro rispetto alla base d’asta di 750 mila euro per il canone triennale, la Caronte&Tourist S.p.a., unica concorrente.
La Caronte era il concessionario uscente. Aveva già vinto anche nel 2013 un bando simile (il criterio di aggiudicazione era allora solo quantitativo e la base d’asta per il canone triennale pari a 780 mila euro). Nel 2013 la Caronte, con un’offerta di 840 mila euro, aveva battuto la concorrenza di Salerno Container e Fratelli Catalano; quest’ultima società era stata esclusa per la carenza dei requisiti previsti nel bando. Come riporta la testata messinese TempoStretto, quella del 2013 è stata la terza vittoria consecutiva della Caronte.
Conclusione
Sulla tratta dello Stretto di Messina la Caronte&Tourist S.p.a. ha una posizione dominante, muovendo i quattro quinti del traffico passeggeri. Qui fa la metà circa del suo fatturato e impegna un terzo della sua flotta. Attualmente opera in quanto vincitrice del bando per una concessione triennale del 2017, in quanto unica partecipante. Aveva però vinto anche i bandi precedenti, quando erano presenti altri concorrenti.
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