Ospite di Otto e Mezzo lo scorso 2 maggio, l’ex sindaco di Milano e leader di Campo Progressista Giuliano Pisapia ha dichiarato: “Su oltre ottomila comuni, la maggior parte sono governati dal centrosinistra… e sono governati da un’alleanza come quella che io prospetto”, cioè dal Partito Democratico insieme ad altri partiti di sinistra e centrosinistra.
L’affermazione di Pisapia sembra inesatta, o quantomeno non fondata su prove certe.
Quanti comuni amministra il centrosinistra?
I comuni in Italia sono leggermente meno di ottomila. Le fusioni e incorporazioni di comuni hanno portato il totale dagli 8.046 del 2015 ai 7.998 del 2016, e nel 2017 si è ulteriormente scesi a 7.982.
Al di là di queste minuzie, sembra poi falso che “la maggior parte” dei comuni italiani sia amministrato dal centrosinistra. In base alle statistiche presenti su Comuniverso – la banca dati e motore di ricerca per i comuni italiani, nata su iniziativa dell’Anci – la stragrande maggioranza dei comuni ha un sindaco eletto nelle liste civiche, ben 5.985 sui 7.996 presi in considerazione all’ultimo conteggio.
Si tratta prevalentemente di comuni piccoli (il 90% dei comuni italiani ha meno di 15 mila abitanti). Nelle città medie e grandi i partiti, al contrario, presentano spesso un proprio uomo per la carica di sindaco.
Va sottolineato che molte liste civiche hanno comunque una chiara ispirazione politica, di centrosinistra o di centrodestra. Tuttavia, mancando uno studio che attribuisca a questa o a quell’altra area politica ogni singola lista civica, è impossibile quantificare quante possano essere considerate di centrosinistra.
Altrettanto impossibile, in assenza di una banca dati di riferimento, stabilire quanti comuni con un sindaco eletto nelle liste civiche abbiano una maggioranza di centrosinistra che lo sostiene.
Tra i comuni rimanenti, il centrosinistra è comunque largamente primo tra le forze politiche per numero di comuni amministrati, arrivando a un totale di 1.095. Segue il centrodestra, che arriva a meno della metà, fermandosi a 511 comuni amministrati. Terzi arrivano gli autonomisti, con 99 sindaci di cui 95 nella provincia autonoma di Bolzano, 3 in Val d’Aosta e 1 in Friuli-Venezia Giulia. Seguono la sinistra (42 sindaci), il Movimento 5 Stelle (41 sindaci, tra cui ancora compare Pizzarotti a Parma) e il centro (23 sindaci).
Quanti comuni amministra il centrosinistra in coalizione?
Sul fatto poi che la maggior parte dei comuni amministrati dal centrosinistra vedano al governo delle città una coalizione, è quasi impossibile verificarlo a causa della già citata mancanza di dati aggregati.
Ci viene però in aiuto uno studio pubblicato nel 2016 su Youtrend, che ha preso in considerazione i risultati alle elezioni amministrative dal 2012 fino al 2016 nei comuni con più di 15 mila abitanti (e più di 10 mila per la sola Sicilia). Sono in totale 713.
Emerge che negli ultimi anni, all’interno del perimetro del centrosinistra, sono avvenuti dei mutamenti significativi, ma di segno opposto rispetto a quanto dice Pisapia.
Nel 2012 infatti le coalizioni tra Pd e forze di sinistra, centro o centrosinistra coprivano quasi l’80% del totale, e i governi cittadini monocolore del Pd (o del Pd in alleanza con liste civiche non connotate politicamente) rappresentavano appena il 16,9%.
Nel 2016 la situazione si era completamente ribaltata, con i governi monocolore Pd quasi al 60% e le coalizioni in minoranza. Insomma nei comuni più grandi, al netto di alcune eccezioni, la “vocazione maggioritaria” del partito voluta e incarnata da Renzi ha portato il Pd a evitare le alleanze con altre forze politiche. Solo in un caso su quattro il Pd si è coalizzato con partiti di sinistra e una volta su 10 con partiti di centro.
Conclusione
Non esistono dati consultabili che permettano di fornire una statistica sui quasi ottomila comuni italiani, e non è dunque chiaro su cosa l’ex sindaco di Milano fondi la propria affermazione. Di sicuro la grande maggioranza dei sindaci è stata eletta in liste civiche – che vanno sempre più diffondendosi a discapito dei partiti tradizionali – e, come visto, il modello della coalizione è andato perdendo terreno negli ultimi anni.
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