A molti il dettaglio non è sfuggito. Ma il messaggio di Mark Zuckerberg scritto su Facebook durante lo Yom Kippur, la festa più importante della tradizione ebraica, è sembrato un messaggio diretto al mondo. Un messaggio di scuse per l’uso che è stato fatto di Facebook da persone che hanno diviso i popoli, sobillato gli animi, sparso odio attraverso il suo Facebook. Zuckerberg, che è ebreo, ha scritto nel giorno in cui si chiede scusa alle persone a cui un ebreo pensa di aver recato danno, ha chiesto il perdono “Per quelli che ho ferito quest’anno, chiedo perdono e tenterò di essere migliore”, ha scritto sul suo profilo personale, aggiungendo:
“Chiedo scusa per i modi in cui il mio lavoro è stato usato per dividere le persone invece che unirle, chiedo scusa e farò meglio il mio lavoro”.
Molti hanno visto un’indicazione chiara alla galassia di odio e notizie false che hanno invaso Facebook negli ultimi anni. In tutto il mondo, influenzando diverse campagne elettorali. Quella che più gli preme è quella americana, dove non è riuscito a fermare l’acquisto di post a pagamento pro Trump da parte della propaganda filo russa. Zuckerberg, che da tempo è in odore di essere il prossimo sfidante di Trump, secondo una serie di fatti e suggestioni.