Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan hanno assunto il sondaggista democratico Joel Benenson. Non per Facebook, di cui Zuckerberg è fondatore e amministratore delegato, ma per la fondazione filantropica Chan Zuckerberg Initiative. Niente di strano, se non fosse che la scelta di un uomo che ha ricoperto il ruolo di chief strategist nella campagna elettorale per la Casa Bianca di Hillary Clinton, noto per la sua abilità nel condurre ricerche tra l'elettorato americano, ed ex consigliere di Obama ha risollevato un sospetto che aleggia oramai da oltre un anno: Zuckerberg si sta preparando a sfidare Donald Trump?
"Una scelta in linea con gli obiettivi della nostra organizzazione"
È stata la giornalista Annie Karni di Politico a scovare l’assunzione di Benenson come sondaggista, per "condurre ricerche" per l'organizzazione del numero uno di Facebook. Ora, non è la prima volta che no profit chiedano sondaggi alla Benenson Strategy Group, eppure tanto è bastato per fare in modo che molti siano tornati ad ipotizzare che Zuckerberg stia usando le competenze della compagnia per preparare il terreno di una possibile campagna presidenziale. La Chan Zuckerberg Initiative ha fatto sapere attraverso un portavoce che il ricorso alla Benenson Strategy Group è perfettamente in linea con gli obiettivi dell'organizzazione: "In quanto organizzazione filantropica focalizzata su differenti questioni tra cui l'educazione, la scienza, la riforma della giustizia e fiscale, ogni ricerca che effettuiamo è di supporto a quel lavoro".
I tre indizi, piu uno
Zuckerberg ha sempre negato di avere ambizioni politiche. Eppure questo quarto indizio si aggiungono agli altri tre che hanno portato molti a pensarlo. Li avevamo elencati lo scorso gennaio, ve li riproponiamo aggiornati.
- Il primo: un accordo fatto a dicembre 2016 con gli azionisti che gli consente di mantenere la guida e il controllo assoluto del social network anche in caso di un impegno politico.
- Il secondo: la sua assenza al pranzo organizzato sempre a dicembre fa da Trump a New York per fare pace con i leader della Silicon Valley (ha mandato la sua vice Sheryl Sandberg).
- E il terzo, che molti hanno considerato quasi una prova: il giro degli Usa che ha iniziato a gennaio 2017 e che durerà tutto l’anno. Obiettivo: ascoltare le esigenze dei cittadini americane, dalle università alle campagne.
Tre indizi magari non faranno una prova. Quattro nemmeno, per ora.