"La Germania è sull'orlo della recessione". L'allarme è dell'Ifw che ha tagliato dallo 0,4% allo 0,2% le stime di crescita per quest'anno e dall'1,6 all'1% quelle per il prossimo. Molto negative le previsioni per il terzo trimestre. Secondo l'istituto di Kiel, il Pil tedesco potrebbe registrare una contrazione dello 0,3% che, dopo il -0,1% stampato nel secondo trimestre, segnerebbe "formalmente" l'ingresso della Germania in "recessione tecnica".
L'Ifw afferma però anche che è prematuro parlare di una vera e proprio recessione "in senso ciclico". Le capacità di utilizzo dell'industria restano ancorate alla media storica e, dunque, si legge nel rapporto, il rallentamento cominciato nel 2018 rappresenta per ora più "una normalizzazione" rispetto al boom precedente. Il rischio, però, è che le difficoltà del settore manifatturiero possano trasmettersi ai consumi domestici e ai settori dei servizi e delle costruzioni.
Sotto accusa la guerra commerciale. "Il vero problema", spiega il presidente del Think Thank, Gabriel Felbermayr, "non sono le tariffe in sé, ma la grande incertezza su ciò che accadrà. L'incertezza rappresenta un veleno per le decisioni di investimento". E così, prevede l'Ifw, gli investimenti delle imprese cresceranno quest'anno di appena l'1,4%, dopo il +3,6% del 2018.
L'economia tedesca dovrà fare i conti anche con un calo del gettito fiscale. "Dovremo fare i conti con minori introiti fiscali", ha dichiarato affermato Angela Merkel durante il suo discorso stamattina al Bundestag, riferendosi ai segnali di un rallentamento dell'economia tedesca. "Rispetto al bilancio dovremo fare i conti con minori introiti fiscali per lo Stato", ha detto la cancelliera, la quale però ha tenuto ad aggiungere che "non c'è mancanza di risorse per gli investimenti, per esempio nelle infrastrutture", il problema è che non vi sarebbero "sufficienti capacità di pianificazione".
Dunque sono necessarie un acceleramento delle procedure e una ulteriore semplificazione della burocrazia, ha spiegato Merkel. Ieri sera la cancelliera aveva ribadito che il governo tedesco manterrà fede al principio dello "zero nero", ossia l'assenza di deficit. Merkel ha anche aggiunto che l'obiettivo deve essere quello di "eque condizioni di vita in Germania", in presenza di "sviluppi molto diversi" tra loro nelle città e nelle campagne, una cosa per la quale "dobbiamo trovare delle risposte".
"Posso assicurare che terremo fede all'obiettivo del bilancio in pareggio", ha detto la cancelliera. "Parlano a favore di questa scelte motivi economici molto fondati e anche aspetti di giustizia". A detta della cancelliera, sarebbe un grave errore "gettare il peso del debito sulle spalle della prossima generazione".
Nelle ultime settimane erano stati soprattutto esponenti della Spd e dei Verdi, così come da alcuni ambiti del mondo imprenditoriale, a chiedere la rinuncia allo "zero nero" - come viene chiamato in Germania - in nome di un piano di investimenti.