La Cina ha una nuova squadra per affrontare i temi dell’economia e i rischi di sistema, priorità da lungo tempo avanzata dal presidente cinese, Xi Jinping, e a guidarla sarà il suo più fidato consigliere economico, Liu He.
Il nuovo 'zar dell'economia'
Nel terzo giorno di nomine da parte dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, riunito fino a domani, Liu è stato promosso alla carica di vice primo ministro, assieme a Han Zheng, numero sette della nomenklatura cinese, e a Sun Chunlan (l'unica donna) e Hu Chunhua (fino a qualche tempo fa dato come possibile successore di Xi) membri, come Liu, del Politburo del partito.
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Il portfolio di Liu è particolarmente corposo, tanto da fare di lui una sorta di “zar dell’economia” di Pechino in grado di mettere in ombra il ruolo del primo ministro, Li Keqiang, che tradizionalmente ha l’ultima parola sui temi economici. Per Liu, che in precedenza ricopriva la carica di vice direttore della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, l’agenzia di pianificazione economica, è prevista la direzione della Financial Stability and Development Commission, a supervisione del coordinamento tra il nuovo ente che accorperà le authority dei settori bancario e assicurativo e la banca centrale.
Il rapporto con gli Usa, soprattutto sul piano commerciale, sarà un altro compito importante per il nuovo vice premier, condiviso anche con il nuovo vice presidente, eletto sabato scorso, Wang Qishan.
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Liu è già stato negli Stati Uniti, a fine febbraio, per una lunga visita, durante la quale ha incontrato i funzionari di Washington responsabili dell’economia: la visita non ha portato a risultati apprezzabili nello scongiurare il rischio di una guerra commerciale e nelle ultime ore la situazione non sembra essere migliorata: da Buenos Aires, dove oggi comincia il G20 finanziario, il sottosegretario agli Affari Internazionali del Dipartimento del Tesoro Usa, David Malpass, ha dichiarato che non sono ancora state prese decisioni riguardo al futuro del Dialogo Economico Complessivo tra Cina e Stati Uniti, dopo lo stallo che si è prodotto tra Pechino e Washington all’ultima edizione del luglio 2017, quando i due Paesi non hanno prodotto un comunicato congiunto alla fine dei colloqui.
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A completare la rosa di nomi che si occuperanno dell’economia cinese ci sono il nuovo ministro delle Finanze, Liu Kun, e Zhong Shan, riconfermato nella carica di ministro del Commercio.
Yi Gang guiderà la Banca Centrale
L’altra nomina di rilievo della giornata. Yi, fino a oggi vice governatore dell’istituto che regola la politica monetaria di Pechino, subentra al lungo regno di Zhou Xiaochuan, al timone della People’s Bank of China dalla fine del 2002. Come Liu, anche Yi ha in curriculum importanti esperienze negli Stati Uniti. Liu, dopo la laurea in economia all’Università del Popolo di Pechino, ha ottenuto un master in Public Administration alla Kennedy School of Government ad Harvard nel 1995, mentre Yi ha un Phd in Economics alla University of Illinois, e successivamente ha insegnato economia alla Indiana University di Indianapolis.
Il top diplomat Wang Yi
Tra i promossi della giornata di oggi c’è anche il ministro degli Esteri, Wang Yi. Wang è stato riconfermato nell’incarico, ma è stato anche nominato tra i cinque nuovi Consiglieri di Stato, diventando, formalmente, il top diplomat di Pechino, ruolo fino a oggi ricoperto dal suo predecessore alla guida del Ministero, Yang Jiechi, superiore a Wang nella gerarchia del partito, in quanto membro del Poltiburo. Con una lunga carriera nella diplomazia, Wang è stato in passato ambasciatore cinese a Tokyo e a capo dell’ufficio per le Relazioni con Taiwan.
Wei Fenghe alla Difesa
Tra i nuovi nomi del ricambio al governo cinese c’è quello di Wei Fenghe, come Wang nominato Consigliere di Stato, e membro della Commissione Militare Centrale, l’organo direttivo delle Forze Armate. Wei guiderà da oggi guiderà il Ministero della Difesa.
Lu Hao alle Risorse Naturali
Un volto nuovo sarà alla guida di un nuovo Ministero, quello delle Risorse Naturali, nato dalla riorganizzazione del governo votata sabato scorso: Lu Hao, 50 anni, ha infranto molti record nel suo già corposo percorso politico, diventando nel 2003 il più giovane vice sindaco di Pechino di sempre, a soli 35 anni, e dieci anni più tardi il più giovane governatore di una provincia, lo Heilongjiang, nel nord-est cinese.
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