Quasi il 40% dei cittadini tedeschi vede con favore la possibilità di vivere in un sistema autoritario. È uno dei risultati di uno studio realizzato dall'Università di Lipsia in collaborazione con le Fondazioni intitolate a Heinrich Boell e Otto Brenner.
Il sondaggio, presentato a Berlino, promette di aprire grandi discussioni in Germania: per esempio, il 26% degli abitanti dell'ex Germania dell'Est e il 17% all'Ovest è almeno parzialmente d'accordo con l'affermazione "in certe condizioni la dittatura è la migliore forma di governo di uno Stato", mentre arriva al 22% la percentuale di tedeschi che concorda con la frase "il nazismo ha avuto anche dei lati positivi". Il 30% all'Est e il 19% all'Ovest pensa che "la Germania ha bisogno di un unico partito che rappresenti l'insieme della società tedesca". Quasi identiche le percentuali di coloro che trovano consonanza nella convinzione "che i tedeschi sono per natura superiori agli altri popoli".
"Stranieri in casa propria"
Non finisce qui: crescono le idee xenofobe, con un terzo degli interpellati che esprime apertamente convinzioni ostili agli stranieri. Un'ostilità rivolta in particolare ai cittadini di religione musulmana: a detta dei ricercatori di Lipsia, i sentimenti negativi nei loro confronti sono "forti in maniera preoccupante". In sostanza, oltre la metà delle 2400 persone coinvolte nello studio, condotto tra maggio e luglio 2018, si sente "straniera nel proprio paese" a causa delle persone di credo islamico immigrate in Germania.
Un fenomeno in drastica crescita: nel 2010 solo un terzo dei tedeschi si esprimeva in questi termini. È evidente, secondo il team di ricercatori guidati da Oliver Decker ed Elmar Braehler (che dal 2002 realizzano studi sui fenomeni dell'estremismo di destra e delle tendenze autoritarie in Germania), che il trend sia in parte collegato all'onda migratoria del 2015: per il 44% dei tedeschi sarebbe opportuno "vietare l'immigrazione di musulmani in Germania", mentre sono più del 60% coloro che ritengono che "la maggior parte dei richiedenti asilo non temono davvero di essere perseguitati nel loro paese d'origine".
Crescono i sentimenti xenofobi
"I sentimenti xenofobi sono nettamente aumentati in tutta la Germania", spiega Oliver Decker, che ha guidato il team di ricerca. Per esempio, il 36% delle tedeschi interpellati ritiene che "gli stranieri vengono qui solo per sfruttare il nostro Stato sociale" (nei Laender dell'Est il dato cresce addirittura al 47,1%). E ancora: oltre un quarto dei tedeschi "rispedirebbe nella loro patria gli stranieri se in Germania venissero a mancare posti di lavoro".
Da notare, sempre secondo Decker, che è drasticamente calata l'inibizione a manifestare apertamente idee di estrema destra. Vieppiù oggi che "chi effettivamente è di estrema destra ha trovato una nuova casa nell'Afd", il partito nazional-populista che l'anno scorso ha fatto per la prima volta il suo ingresso nel Bundestag. Nella fattispecie, il 55% di coloro che sceglierebbero la formazione dell'ultradestra se oggi si votasse per il rinnovo del Bundestag esprime apertamente convinzioni xenofobe. E' una percentuale che si riduce al 22% per coloro che hanno detto che voterebbero per Cdu, Csu o Spd. Il dato cala ulteriormente rispettivamente al 18%, al 15% e all'11% tra coloro che nell'urna scelgono i liberali, la Linke e i Verdi.
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Una delle caratteristiche del sondaggio è che agli intervistati sono stati poste anche domande sulla loro personalità, in modo da realizzare una sorta di "ritratto" dello spostamento verso l'autoritarismo e l'estrema destra nel paese. Un atteggiamento autoritario emerge, secondo lo studio, in particolare nelle persone che durante l'infanzia sono state educate in modo violento oppure che "non si sentono riconosciute dagli altri cittadini". Uno spettro di mentalità collegata molto spesso alla tendenza a credere a teorie cospirazioniste nonché ad una sorta di "insoddisfazione" nei confronti del sistema democratico: il 30% dei tedeschi, ad esempio, è pienamente convinto che "politici e altre personalità di guida nel paese siano solo marionette di forze occulte", una posizione condivisa parzialmente da un ulteriore 20%.
Pregiudizi anche nei confronti degli ebrei
Sono convinzioni, afferma lo studio di Lipsia, che spesso rispondono ad uno stereotipo antisemita: non sorprende, quindi, che il 20% dei tedeschi ritenga che "gli ebrei hanno qualcosa di non conforme a noi". Per il 21% degli abitanti della Germania dell'Est, "gli ebrei usano più degli altri trucchi malevoli per raggiungere quel che vogliono", una percentuale che arriva al 19% nell'Ovest. D'altronde al tempo stesso cresce l'apprezzamento verso la democrazia come forma di governo e di organizzazione della società: e' del 95% nei Laender dell'Est e del 93% in quelli dell'Ovest.
Un dato solo apparentemente paradossale rispetto a quelli sulle tendenze autoritarie: infatti, se la domanda e' circoscritta al funzionamento della democrazia, l'apprezzamento cala ad una quota intorno al 50%. "Molti cittadini tedeschi vivono la democrazia rappresentativa come qualcosa alla quale non riescono a partecipare e la cui gestione non riescono a condividere", conclude lo studio. I risultati della ricerca sono esposte anche in un libro in uscita oggi dal significativo titolo "Fuga nell'autoritarismo".