Marcus Hutchins, 23 anni, ricercatore britannico, che lo scorso maggio riuscì a bloccare la diffusione del 'ransomware' (virus che chiede un riscatto) 'WannaCry', benché considerato un eroe dal mondo intero è stato arrestato dall'Fbi a Las Vegas dove stava partecipando ad una convention sulla ciber-sicurezza. Lo riferisce la Bbc specificando che il National Cyber Security Centre britannico "è a conoscenza del fatto" ma senza fornire le ragioni del fermo.
Hutchins assurse a notorietà mondiale quando il 12 maggio sugli schermi dei computer di oltre 100 Paesi che utilizzavano il vecchio software di Microsft 'Windows XP' apparve l'annuncio, "Il vostro pc è bloccato. Dovete pagare un riscatto in bitcoin per recuperare i dati". Si trattava dell'esordio del virus WannaCry sviluppato sulla base di software trafugati alla potente, ma sempre più hackerabile, National Security Agency (Nsa), l'orecchio elettronico Usa.
140 mila dollari per 338 computer infetti
Hutchins è stato incriminato negli Usa perché prima di salvare il mondo da WannaCry aveva creato un virus con cui colpire le banche, riferisce la rete britannica Sky News, conosciuto come Kronos che serve per fare "phishing", ossia andare a pesca delle credenziali dei titolari dei conti correnti e delle carte di credito. Attività che Hutchins avrebbe svolto, prima di assurgere a notorieta' mondiale lo scorso maggio, tra il luglio del 2014 e lo stesso mese del 2015. Il giovane e' stato arrestato mentre si stava imbarcando sul volo di ritorno in Gran Bretagna all'aeoporto McCarran di Las Vegas.
Intanto ieri la BBC a riportato che tre mesi dopo l'attacco Wannacry, chi lo ha organizzato ha preso i soldi del riscatto. 140mila euro, questa più o meno la cifra in Bitcoin che gli hacker hanno ottenuto dall'attacco, contando una media di 300 dollari per ogni computer bloccato, il cui proprietario ha deciso di pagare. 338 alla fine le persone che lo hanno fatto.