All'origine del misterioso coronavirus che ha fatto già 17 vittime nella provincia cinese dell'Hubei potrebbero esserci i serpenti: è quanto sostengono cinque scienziati cinesi, che hanno pubblicato proprio oggi uno studio su Journal of Medical Virology. "Le nostre ricerche suggeriscono che il serpente è il più probabile serbatoio di animali selvatici del virus 2019nCoV", scrivono i cinque (Wei Ji, Wei Wang, Xiaofang Zhao, Junjie Zai, Xingguang Li).
Il 2019nCoV è il nome dato al nuovo coronavirus dall'Organizzazione mondiale della Sanità. I serpenti -che erano in vendita nel mercato ittico all'ingrosso Wuhan Huanan, ora chiuso- potrebbero essere all'origine della misteriosa e letale infezione alle vie respiratorie che sta mietendo vittime in queste settimane nella provincia cinese dell'Hubei.
"Molti pazienti -si legge nell'abstract pubblicato sulla rivista- sono stati esposti ad animali selvatici nel mercato all'ingrosso di frutti di mare di Huanan, dove venivano venduti anche pollame, serpenti, pipistrelli e altri animali da allevamento. Le nostre analisi suggeriscono che il 2019-nCoV possa essere un virus ricombinante tra il coronavirus del pipistrello e un coronavirus sconosciuto all'origine".
La misteriorsa polmonite è stata accertatata er la prima volta alla fine di dicembre dell'anno scorso. L'ipotesi degli scienziati è che il 2019-nCoV possa essere passato dalla specie ospite, i pipistrelli, ai serpenti e poi agli esseri umani.