Un piccolo villaggio nello stato tedesco di Brandeburgo è stato venduto all’asta per 140mila euro. Terreni, edifici e strade compresi. Ignoto l’acquirente, fanno sapere dalla casa d’aste di Berlino, Karhausen, che aveva fissato a 125mila euro la base.
Dove il tempo s'è fermato
Alwine – questo il nome del paesino a 130 chilometri da Berlino – è immerso in una foresta, conta 15 abitanti e 9 case. Situato nell’ex Germania dell’Est, Alwine vantava una fabbrica di mattonelle, chiusa nel 1990 dopo la caduta del Muro di Berlino.
Negli anni del comunismo il borgo era arrivato a registrare 50 persone, la maggior parte delle quali, soprattutto i giovani, sono andate via subito dopo la riunificazione. Oggi tutto è fermo nel piccolo insediamento: non esistono mezzi pubblici né attività commerciali, se si escludono le abitazioni prese in affitto per circa 16mila euro annui dagli abitanti. Che sono combattuti riguardo la notizia della vendita del villaggio: se da un lato sperano che il nuovo acquirente faccia qualcosa per ristrutturare gli edifici (tutti in cattive condizioni), dall’altro temono che la nuova gestione finisca per far impennare il costo dell’affitto.
Nel 2000 la prima compravendita
Alwine era già stato acquistato in passato al costo simbolico di un franco da due fratelli, i quali avevano scelto di non intervenire in alcun modo se non riscuotendo i soldi dell’affitto. Ora che uno dei fratelli è morto, l’altro ha deciso di rimettere in vendita il villaggio.
Sul futuro di Alwine, l’anonimo acquirente ha detto solo di voler fare “qualcosa di buono per il benessere degli abitanti”, ha dichiarato Matthias Knake. portavoce della casa d’aste.