New York - Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in missione a New York, con una delegazione di imprenditori del territorio, ha accolto con favore la pausa di novanta giorni decisa da Donald Trump sull’applicazione dei dazi a una serie di Paesi, tra cui quelli dell’Unione Europea. “Ben vengano questi novanta giorni - ha commentato, rispondendo alle domande dei giornalisti a lato di un evento al Consolato generale d’italia a New York - la riflessione è la cosa più importante, anche se la nostra creatività e le nostre idee non hanno dazi, non hanno tariffe, non ci hanno mai spaventato".
"Non abbiamo sentito il peso - ha aggiunto - perché sentiamo il potenziale che abbiamo nel Made in Italy. Non eravamo qui per fare ‘line up’ (mettersi in fila, ndr) come ha detto qualcuno, però era importante creare un accompagnamento delle nostre imprese e farle conoscere meglio a quello che è un nostro alleato storico”. Le parole di Rocca sono arrivate al termine della seconda delle tre giornate della Regione a New York. La delegazione, insieme con più di sessanta aziende e startup del territorio, oggi farà tappa al Nasdaq e poi sarà ospite d’onore al Gala primaverile della Niaf, la potente organizzazione di italoamericani. All’evento saranno presenti 700 invitati, espressione del mondo dell’impresa, dell’innovazione e della cultura statunitense. Nella fitta agenda ci sono stati appuntamenti, incontri con imprese, investitori, istituzioni, per rafforzare il ponte tra imprese del Lazio e Stati Uniti. Mercoledì, al Consolato, nella sede di Park Avenue, accolto dal console generale Fabrizio Di Michele, Rocca ha partecipato a un evento sull’Open Innovation nei settori strategici delle scienze della vita, della mobilità, delle tecnologie urbane e dell’aerospazio. Ad accompagnarlo la vicepresidente Roberta Angelilli, il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e un pool di imprese, aziende e associazioni.
La vicepresidente Angelilli ha annunciato una serie di iniziative per attrarre investimenti statunitensi.