AGI - Prima il no congiunto in Assemblea generale all’istituzione di un organismo indipendente di indagine sulla scomparsa di migliaia di siriani in dodici anni di guerra civile, poi il cordiale incontro a un evento cinese al Palazzo di Vetro.
Le voci su un possibile raffreddamento nei rapporti tra Cina e Russia, all’indomani della marcia in Russia dei paramilitari del gruppo Wagner, non sembrano trovare conferma. I due Paesi appaiono ancora compatti, almeno a livello diplomatico e almeno a New York.
Dopo il voto congiunto di Cina e Russia sul caso Siria, nel pomeriggio gli ambasciatori Onu dei due Paesi, il russo Vasily Nebenzya e il cinese Zhang Jun, si sono parlati a lungo e in modo cordiale, al piano terra del Palazzo di Vetro dove era in corso un evento organizzato dalla Cina per celebrare il multiculturalismo, la storia, la tecnologia e l’arte del Paese del Sol Levante.
Musica jazz di un trio americano, cocktail per decine di invitati e colloqui fitti volutamente sotto i riflettori tra le delegazioni di Mosca e Pechino. Ai due rappresentanti delle missioni permanenti si è unito per una foto ricordo l’ambasciatore del Pakistan Munir Akram.