Stati Uniti, Messico e Canada firmano il nuovo accordo commerciale Usmca preteso dal presidente americano Donald Trump per rimpiazzare il 26enne Nafta (North American Free Trade Agreement). La finalizzazione è avvenuta martedì a Città del Messico, spianando la strada all'approvazione da parte dei parlamenti dei tre Paesi. I democratici americani - che controllano la Camera Usa - hanno acconsentito ad appoggiarlo, avendo ottenuto le modifiche richieste.
Secondo Trump è stato l'unico "risvolto positivo" dell'impeachment, senza il quale, ha dichiarato, i dem non avrebbero mai concesso il disco verde al nuovo patto. Proprio il processo per la messa in stato di accusa dell'inquilino della Casa Bianca potrebbe comportare uno slittamento del voto in Senato sull'Usmca, come anticipato dal leader di maggioranza, il repubblicano Mitch McConnell.
Quella che si à celebrata a Città del Messico è stata in realtà la seconda firma dell'Usmca (United States-Mexico-Canada Agreement), già ratificato a novembre del 2018 ma quasi naufragato per il braccio di ferro politico interno negli Stati Uniti, con i democratici che hanno chiesto, ed ottenuto, ad esempio un rafforzamento delle tutele per i lavoratori.
Dal nuovo accordo "trarranno beneficio sia i lavoratori messicani e sia quelle americani", ha osservato il presidente del Messico Andres Manuel Lopez Obrador, presente alla cerimonia di firma. "Alcuni dicevano che sarebbe stato impossibile raggiungere questa intesa. Alcuni dicevano che non saremmo stati in grado di accordarci su nulla - ha aggiunto - e guardate cosa siamo riusciti a fare". Con in Nafta, ratificato nel 1994, lo scorso anno gli scambi nella regione che rappresenta circa il 30% dell'economia globale sono ammontati a 1,2 miliardi di dollari.
Ma Trump lo ha definito "il peggior accordo commerciale della storia", responsabile della perdita posti di lavoro Usa. L'Usmca è molto simile al Nafta per molti versi ma garantisce un maggior accesso ai prodotti agricoli Usa, soprattutto lattiero-caseari in Canada.
Migliora la competitività delle case auto americane perché prevede, tra l'altro, che il 40% di ogni vettura 'duty-free' venga prodotta la lavoratori che guadagnano almeno 16 dollari l'ora. A firmare l'intesa per contro dei tre Paesi sono stati il rappresentante al Commercio Usa, Robert Lighthizer, la vice premier canadese Chrystia Freeland e il capo negoziatore messicano, Jesus Seade. Era presente anche il genero e advisor di Trump, Jared Kushner.