Stati Uniti e Corea del Sud hanno dato il via a un nuovo round di esercitazioni navali a fuoco vero nelle acque delle penisola coreana, con quaranta unità navali, tra cui la portaerei nucleare Uss Ronald Reagan, e due cacciatorpedinieri, lo Uss Stethem e lo Uss Mustin. Le manovre, durante le quali è previsto anche l'impiego dei caccia sud-coreani e statunitensi, ha annunciato il Ministero della Difesa di Seul, proseguiranno fino al 20 ottobre prossimo.
Pyongyang effettuerà un nuovo test?
La nuova prova di forza nella penisola coreana arriva in un momento di tensioni segnate dalla possibilità di un nuovo lancio missilistico da parte di Pyongyang. Lo teme l'intelligence militare di Seul che nei giorni scorsi ha registrato movimenti sospetti nei pressi delle aree da dove Pyongyang compie i suoi test missilistici. Una data sensibile per una nuova provocazione nord-coreana potrebbe essere quella di mercoledì prossimo, in vista dell'inizio del Congresso del Partito Comunista Cinese, a Pechino.
Tillerson ribadisce: "Non vogliamo la guerra"
La Corea del Nord ha già definito le esercitazione come "una prova generale della guerra", ma da Washington le parole del segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, puntano a calmare gli animi. Gli sforzi diplomatici per evitare il peggio, ha affermato nelle scorse ore alla Cnn il capo della diplomazia a stelle e strisce, continueranno "finché non verrà sganciata la prima bomba". Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "ha messo in chiaro con me di continuare negli sforzi diplomatici. Non sta cercando di andare in guerra", ha detto Tillerson, dopo che nei giorni scorsi Trump aveva mandato nuovi segnali di una virata verso l'opzione militare nei confronti di Pyongyang. Alle manovre si aggiungeranno, a partire dalla settimana prossima, anche esercitazioni per l'evacuazione dei familiari dei funzionari militari Usa in servizio in Corea del Sud, secondo quanto dichiarato dal Comando delle Forze Armate Usa presenti in Corea del Sud.
Troppa attenzione per manovre di routine?
Il Pentagono, scrive il New York Times, "conduce simili prove di evacuazione di personale civile da decenni, insieme ad altre esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud. Ma, con una simile escalation delle tensioni con la Corea del Nord, simili manovre catturano un'attenzione sproporzionata e suscitano paura nei sudcoreani, alcuni dei quali lo vedono come il segno che gli Usa potrebbero stare per prepararsi a un'azione militare contro il Nord".
Il capo del governo di Seul, Moon Jae-in, ha ribadito più volte la sua contrarietà all'opzione militare, in quanto il risultato sarebbe un conflitto nel quale a pagare il prezzo più duro sarebbero i suoi concittadini. In un irrituale comunicato stampa, le autorità militari Usa hanno cercato di alleviare i timori assicurando che si tratta di "un'esercitazione di routine" che non sarà differente dalle tante analoghe avvenute in passato.