Il genero Jared Kushner e gli altri nomi della squadra di Trump
Il genero Jared Kushner e gli altri nomi della squadra di Trump

Roma - Il genero di Donald Trump, Jared Kushner, avrà un ruolo chiave nella nuova amministrazione americana: sarà il senior advisor del Presidente. Il marito di Ivanka, figlia prediletta di Trump, Kushner ha ereditato un impero immobiliare: una fortuna, secondo Forbes, pari a 1,8 miliardi di dollari.

Ecco il suo profilo e quello degli altri protagonisti dell'amministrazione Trump.

  • Jared Kushner, consigliere del Presidente

Figlio di ebrei ortodossi, Kushner si è laureato ad Harvard, dove è entrato dopo una maxi donazione all'università di 2,5 milioni di dollari. A 24 anni è già alla guida dell'azienda di famiglia, dopo la condanna del padre a due anni di carcere per evasione fiscale e donazioni illegali alla campagna elettorale democratica nel 2004. E' editore del settimanale conservatore New York Observer. Nel 2009 Kushner ha sposato Ivanka Trump e lei, di famiglia cattolica, si è convertita all'ebraismo. I due hanno tre figli. Nel corso della campagna elettorale è stato al fianco del suocero, lo ha consigliato, gli ha scritto persino alcuni discorsi. “E' stato un fidato consigliere durante tutta la campagna e la transizione", ha spiegato Trump.

  • Rex Tillerson, segretario di Stato

Un petroliere "amico" di Vladimir Putin alla guida della diplomazia Usa. Trump ha scelto l'Ad e presidente del colosso petrolifero Exxon, Rex Tillerson, come nuovo segretario di Stato. Texano, 25esimo uomo più potente del mondo secondo Forbes, Tillerson - ricorda il Wall Street Journal - è ritenuto tra i cittadini americani più vicini a Putin, con cui avrebbe avuto rapporti sin dai tempi in cui rappresentava gli interessi della Exxon in Russia durante il regime di Boris Yeltsin.

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  • Reince Priebus - capo dello staff del Presidente
  • Jeff Sessions - ministro della Giustizia
  • Elaine Chao - ministro dei Trasporti
  • Tom Price - ministro della Salute
  • Mike Pompeo - direttore della Cia
  • Michael Flynn - consigliere per la Sicurezza nazionale
  • Kathleen T. McFarland - vice-consigliere per la Sicurezza nazionale
  • Nikki Haley - ambasciatore Usa all’Onu
  • Steven Mnuchin - ministro del Tesoro

Steven Mnuchin, 53 anni, laureato a Yale, fa parte di una delle famiglie di origine ebraica più in vista della finanza newyorkese. Ex banchiere di Goldman Sachs, oggi numero uno della finanziaria Dune Capital e presidente finanziario della campagna elettorale di Trump. Mnuchin, dopo aver accumulato milioni di dollari con Goldman Sachs si è dato alla produzione di film e ha fondato una società che ha finanziato, tra l'altro, la produzione di successi del botteghino come 'Avatar' e 'American Sniper'.

  • Wilbur Ross - segretario al Commercio

Trump sceglie il miliardario Wilbur Ross per la poltrona chiave dell'economia Usa, quella di segretario al Commercio. Il settore è tra i più delicati visto il rivoluzionario piano di Trump per scardinare il libero scambio, eliminando alcuni dei principali trattati, tra cui il Nafta e il Tpp. Wilbur Ross (del New Jersey, 79 anni, patrimonio personale di 2,9 miliardi di dollari creato ristrutturando imprese dell'acciaio, del carbone, delle telecomunicazioni) è noto col soprannome di “Re della bancarotta”, perché si è arrichito ristrutturando e rivendendo le compagnie in difficoltà usando le leggi sul fallimento.

  • James Mattis - capo del Pentagono
James Mattis, soprannominato "Mad Dog", cane pazzo, il generale in pensione ha sempre detto di vedere nell'Iran una minaccia e di non condividere l'accordo del luglio 2015 sul suo programma nucleare, proprio come Trump. Mattis gode della stima dell'intero corpo dei Marines, di cui ha fatto parte per 44 anni, spesso guidando le truppe in guerra come nel sud dell'Afghanistan nel 2001 e in Iraq dal 2003, dove si distinse nella durissima battaglia di Falluja dell'anno dopo. Nel 2010 approdò alla guida del Central Command, posto da cui controllava tutte le forze americane in Medio Oriente. Da uomo di prima linea, però, il generale a quattro stelle ha usato a volte un linguaggio fin troppo diretto, in stile George Smith Patton: nel 2005 a una conferenza a San Diego affermò che "è un gran divertimento sparare a uomini che schiaffeggiano le loro donne per cinque anni perché non portano il velo", come in Afghanistan. Nel 2003 alle sue truppe impegnate in Iraq aveva detto: "Siate gentili, siate professionali ma dovete avere un piano per uccidere chiunque incontriate".
  • Rick Perry, ministro dell'Energia

Rick Perry sarà il prossimo segretario all'Energia. Governatore del Texas dal 2000 al 2015, Perry, 66 anni, è stato rivale di Trump alle primarie repubblicane. Nel suo libro, pubblicato nel 2010, “Fed Up! Our Fight to Save America From Washington”, Perry parla dei cambiamenti climatici come di una "bufala". Una posizione simile a quella ribadita più volte dal presidente eletto. Ecco tutte le stravaganze che Trump ha detto in 7 anni sul clima.

  • Ben Carson - ministro dell'Edilizia e dello Sviluppo Urbano
Il 65enne Ben Carson, originario di Detroit, è il primo nero a entrare nell'amministrazione di Trump. Medico in pensione, è stato direttore di Neurochirurgia Pediatrica al Johns Hopkins Hospital dal 1977 al 2013. E' famoso per aver separato nel 1987 una coppia di gemelli siamesi con un intervento chirurgico entrato nella storia della medicina. E' autore di tre bestseller, fra cui l'autobiografia 'Mani Miracolose'. Già candidato alle primarie repubblicane, seguace della chiesa avventista, Carson aspirava al ministero dell'Istruzione per poter realizzare le sue idee creazioniste, che mettono in discussione la teoria evolutiva. La sua nomina all'edilizia è stata duramente criticata dai democratici per la mancanza di esperienza nel settore: dovrà gestire l'agenzia da 48 miliardi che sovraintende all'edilizia pubblica, compreso il delicato dossier delle case popolari.
  • Linda McMahon per le piccole e medie imprese

L'ex amministratore delegato della World Wrestling Administration (Wwa) Linda McMahon scelta come capo della Small Business Administration, ovvero come ministro per la piccola e media impresa. "Linda ha un incredibile background ed è ampiamente riconosciuta come una delle più importanti executive e consulente d'affari a livello globale", ha dichiarato Trump in una nota, ricordando come la futura ministra abbia trasformato un piccola azienda in un'impresa con 800 dipendenti in uffici nel mondo. La McMahon è cofondatrice, insieme al marito Vince McMahon, del franchise di wrestling Wwe. Ha lasciato la guida della società nel 2009, per tentare senza successo due corse al Senato, nel 2010 e nel 2012.

  • Al Lavoro Andrew Pudzer

Il ministro del Lavoro sarà Andrew Puzder, Ad della colosso dei fast-food 'CKE Restaurant'. Puzder è uno dei maggiori finanziatori e sostenitori della prima ora di Trump ma soprattutto è tra i maggiori critici dell'innalzamento a livello federale della retribuzione minima dell'orario di lavoro a 15 dollari. Puzder, che nella sua catena di fast-food, tra i marchi più noti Hardee's e Carl's Jr, paga i suoi dipendenti 7,25 dollari l'ora, ritiene che alzare la paga minima a 15 dollari farà aumentare i costi delle società, quindi a ricaduta per i consumatori e alla fine questo porterà al taglio di posti di lavoro perché meno gente sarà disposta a pagare di più per lo stesso panino.

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