Washington - L'accostamento con Hitler lo avevano gia' fatto molti suoi detrattori in America. Ma dopo il saluto con il braccio destro teso in alto, imitato da migliaia di fan in un comizio a Orlando, il frontrunner repubblicano Trump e' ufficialmente divenuto 'Donald Duce'. Cosi', ad esempio, lo ha ribattezzato il Washington Post in un lungo articolo in cui disserta "del flirt di Trump col fascismo". Chiamato in causa durante la trasmissione 'Today' della Nbc, il magnate del 'real estate' ha liquidato le critiche come "ridicole", spiegando di "non aver mai pensato che fosse un problema".
Il 'fattaccio' e' avvenuto sabato scorso, durante un evento della campagna elettorale a Orlando. Per caricare e fidelizzare i suoi fan,, il tycoon ha incitato la folla ad alzare il braccio destro, giurando "solennemente" di votare per lui. Cosi' non e' sfuggita ai media Usa l'immagine della selva di braccia alzate che richiamano il saluto romano della adunate fasciste. E le associazioni ebraiche si sono indignate. Abe Foxman, sopravvissuto all'Olocausto ed ex direttore dell'Anti Defamation League, ha cosi' commentato: vedere Trump che guida migliaia di persone in quello che sembra un saluto alla Heil Hitler e' offensivo, ripugnante e disgustoso come nessun altra cosa mai vista negli Stati Uniti". Durante lo show della Nbc, Trump in collegamento telefonico si e' difeso cosi': "credo che sia ridicolo. Intendo, stiamo facendo delle cose fantastiche. Ieri ho avuto 20mila persone in Mississippi. Ho avuto una folla pazzesca in Michigan. E qualche volta ci vogliamo divertire. Mi chiedono urlando: "Facciamo il giuramento! Facciamo il giuramento!. Sono un sacco di persone. Ho avuto finora le piu' grandi folle". "Sinceramente fino a questa telefonata non pensavo fosse un problema", ha quindi sottolineato Trump che in un'altra trasmisisone ha poi aggiunto: "se fosse offensivo, se ci fosse qualcosa di sbagliato, non lo farei. Ma quando dico: 'sollevate la vostra mano', tutti sollevano la mano. Mi urlano di farlo: 'vogliamo farlo'. E ci divertiamo un sacco".
Non e' la prima volta che il tycoon inciampa in gaffe di sapore fascista. A fine febbraio aveva destato clamore il tweet mussoliniano "meglio un giorno da leone che 100 da pecora", probabilmente inviato da Trump su tranello di un giornalista provocatore. A luglio il tycoon aveva (inavvertitamente) postato l'immagine della bandiera americana con soldati che marciano in uniforme delle Ss. (AGI)