Roma - L'ambasciatore Usa all'Onu designato da Donald Trump, Nikki Haley, è una figura che ha sempre cercato di far coesistere fermi principi e toni pacati. Quando a gennaio le fu affidato il compito di replicare al discorso di Barack Obama sullo stato dell'Unione, alcuni vi lessero una critica a Donald Trump per il monito a "resistere alla tentazione di seguire il richiamo delle voci più arrabbiate". La 44enne governatrice di origine indiane Nikki Randhawa (ha acquisito il nome del marito, Haley) guida il South Carolina dal 2011. Paladina del taglio delle tasse e della riduzione delle spese dello stato, acerrima avversaria dell'Obamacare, è diventata la prima donna (e non bianca) a cui il presidente eletto ha riservato un incarico di rilievo nella sua futura amministrazione dopo essere stata anche in gioco per la poltrona di segretario di Stato.
Considerata l'astro nascente dei repubblicani, Nikki è figlia di immigrati del Punjab di religione sikh, ma è cattolica, è sposata dal 1996 con Michael Haley, impiegato del Dipartimento dell'Esercito. è anche stata la prima donna e la prima persona di origini indiane ad essere eletta governatore del suo stato, dove è nata, a Bamberg il 20 gennaio 1972. Fiera conservatrice, contraria all'aborto e all'immigrazione illegale, ma allo stesso tempo aperta verso gli immigrati regolari a prescindere dalla razza e dalla religione, nel suo controdiscorso puntò il dito contro Obama, che a suo dire non è stato in grado di proteggere il Paese dal terrorismo..