Washington - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha tenuto una conferenza stampa di fine mandato in cui ha parlato della sua conversazione con il presidente eletto Donald Trump e delle sfide che in futuro il partito democratico dovrà affrontare. "Trump ha espresso un grande interesse a mantenere ferme le nostre relazioni di base" ha detto Obama, "e ciò include la Nato". "Se sono preoccupato? Certo che sono preoccupato. Non è un mistero che tra noi vi siano enormi differenze. Non penso che la sua sia ideologia ma pragmatismo e in un certo senso questo lo aiuterà".
"L'America deve essere una realtà inclusiva, attenta al rispetto della dignità di tutti". Così Barack Obama ha esortato il suo successore a "tendere la mano" anche a coloro che non lo sostengono perchè "i gesti contano".
"My role is to make sure that when I hand off this White House, that it is in the best possible shape." —@POTUS https://t.co/hBpYmRWedU
— The White House (@WhiteHouse) 14 novembre 2016
DA OBAMA A TRUMP
"La mia squadra è pronta ad accelerare i prossimi passi necessari per assicurare una transizione morbida e resteremo in contatto anche mentre siamo in viaggio". Obama sta per fare un viaggio in Europa dove a Berlino incontrerà la cancelliera Angela Merkel, tra i principali partener degli Usa "in questi ultimi 8 anni", spiega il presidente. L'America deve restare "un faro di speranza" per il mondo che sta attraversando un periodo di stravolgimenti.
Si è detto inoltre convinto che "questo è un momento di grandi cambiamenti nel mondo, ma l'America è sempre stata un pilastro di forza e un faro di speranza per la gente nel mondo. E questo è quello che dobbiamo continuare ad essere".
NATO
Il presidente eletto "intendere rispettare gli impegni con una Nato forte" e "l'alleanza on l'Unione europea in base al principio che ciò che è buono per l'Europa e buono anche per gli Usa". Così Barack Obama, nella sua prima conferenza stampa dopo le elezioni, ha risposto alle domande dei giornalisti alla Casa Bianca su come vede alcuni punti chiave della politica estera del suo successore. "Durante la mia conversazione - ha continuato Obama - lui ha espresso un grande interesse a mantenere ferme le nostre relazioni di base...e ciò include la Nato".
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ACCORDO NUCLEARE E CLIMA
Per l'amministrazione di Donald Trump sarebbe "difficile" smantellare accordi come quello sul nucleare iraniano o sul clima. Lo ha sottolineato il presidente Barack Obama, riferendosi alle promesse elettorali del suo successore alla Casa Bianca. Per quanto riguarda l'Iran, ha evidenziato Obama, l'intesa coinvolge non solo Teheran ma anche i "5+1", cioè a a dire Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, oltre agli Usa naturalmente. Per quanto riguarda l'accordo di Parigi sul taglio delle emissioni inquinanti, Obama ha osservato come la crescita economica possa essere conciliata con la tutela dell'ambiente e come perfino in Texas, uno stato a lui ostile, gli investimenti in energie rinnovabili, dal solare all'eolico, si siano moltiplicati durante la sua amministrazione.
GUANTANAMO
"Si, è vero, non ho chiuso quell'accidenti di posto per le restrizioni che il Congresso ha imposto ma ho ridotto la popolazione "a meno di cento". Così il presidente Barack Obama, interpellato sulla promessa di chiudere il carcere di massima sicurezza di Guantanamo, che non è riuscito a mantenere. "C'è un gruppo di personaggi molti pericolosi sui quali abbiamo le prove di un coinvolgimento in atti terroristici ma per la natura" di queste prove, non si può presentarle in un tribunale, ha osservato Obama. "Il problema non è solo quello che si vuole fare. Una cosa che si scopre da presidente è il fatto che ci sono tutte queste norme, regole e leggi e anche le persona che lavorano per te sono soggette a queste leggi...", ha detto il presidente, volendo forse rassicurare sul fatto che Donald Trump non potrà attuare tutto ciò che ha promesso.
IMMIGRATI
"Esorterò il presidente eletto a pensarci bene prima di mettere in pericolo lo status di coloro che da tutti i punti di vista pratici sono bambini americani". Così ha risposto Barack Obama interpellato sul futuro dei "dreamers", i giovani portati illegalmente negli Usa dai loro genitori quando erano bambini e ai quali lui ha promesso immunità rispetto alle deportazioni degli immigrati clandestini. "Penso che la maggioranze degli americani non voglia che questi ragazzini siano costretti a nascondersi di nuovo. è un tema sul quale esorterò il presidente eletto", Donald Trump, ha assicurato Obama indicando come l'immigrazione faccia bene all'economia a stelle e strisce.