Houston - Hillary Clinton e Donald Trump hanno vinto in Arizona mentre Bernie Sanders e Ted Cruz si sono presi lo Utah. E' il bilancio delle primarie del "martedi' western" , che ha visto il senatore del Vermont trionfare anche ai caucus democratici dell'Idaho con il 78% dei consensi contro il 21,2% della rivale. In casa Dem la posta della serata era di 131 delegati che saranno attribuiti in modo proporzionale. Il tycoon newyorchese si e' aggiudicato il piatto piu' ricco, i 58 delegati dello stato del Grand Canyon assegnati con la regola del "chi vince prende tutto" ma il successo di Cruz nello Utah, se i risultati definitivi confermerannno che ha superato la soglia del 50%, gli vale tutti i 40 delegati in palio. L'ultra consevatore texano ha beneficiato del voto degli elettori mormoni, galvanizzati dell'appello di Mitt Romeny contro Trump. "Bruxelles ci ricorda che la posta e' alta: viviamo in un mondo pericoloso e serve un comandante in capo forte e imparziale", ha avvertito Hillary commentando la vittoria dell'Arizona, la notte dopo gli attentati terrortistici nella capitale belga che hanno pesato come un macigno sui toni della campagna elettorale.
"L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno - ha detto la Clinton - sono leader che alimentano la paura davanti al terrore. L'America non si lascia prendere dal panico. Noi non costruiamo muri o voltiamo le spalle ai nostri alleati...non cominciamo a torturare: quello che dicono Donald Trump e Ted Cruz non e' solo sbagliato, e' pericoloso. Non ci terra' al sicuro. Questo e' il momento per l'America essere leader, non di farsi piccola. E sara' laeder". L'ex Segretario di stato ha dunque ribadito che la corsa per la presidenza "non e' una semplice gara tra candidati ma tra visioni fondamentali sul Paese". (AGI)