di Nuccia Bianchini e Sonia Montrella
Roma - Tra tutti i leader mondiali i più entusiasti della vittoria di Donald Trump sembrano essere, stando ai commenti a caldo, il presidente russo Vladimir Putin e quello egiziano Al-Sisi, che vedono nel futuro leader americano un interlocutore pronto a collaborare senza incalzarli sul tema dei diritti umani. Dopo una lunga fase di attriti, Mosca è ora "pronta a riprendere i rapporti anche econonomici" con gli Stati Uniti, ha fatto sapere il Cremlino. Mentre Al-Sisi ha sottolineato che l'arrivo dell'imprenditore repubblicano alla Casa Bianca sarà "una ventata di aria fresca" nelle relazioni tra le due nazioni.
Ma c'è anche ha reagito con perplessità lanciando l' allarme per la stabilità mondiale e chi come Turchia e Israele ne approfittano per tirare acqua al proprio mulino.
Dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al premier giapponese Shinzo Abe, le reazioni dei big del mondo.
GLI ENTUSIASTI:
MOSCA "PRONTA" A RIPRENDERE RAPPORTI - La Russia "farà di tutto" per superare la crisi nei rapporti con gli Usa e ripristinare le relazioni anche nel settore dell'economia e del commercio, lo ha assicurato ha detto il presidente russo Vladimir Putin, durante la cerimonia al Cremlino dove ha ricevuto le credenziali dei nuovi ambasciatori stranieri a Mosca. Il ripristino delle piene relazioni tra Russia e Stati Uniti avrebbe un "impatto positivo sul clima globale nelle questioni mondiali e sul mantenimento della stabilità mondiale" ha commentato Putin. ribadendo che la Federazione è "pronta a tutto per far tornare le relazioni russo-americano su una traiettoria sostenibile".
"Abbiamo sentito le dichiarazioni elettorali dell'allora candidato alla Casa Bianca Donald Trump, mirate a ripristinare i rapporti fra la Russia e gli Usa. - ha poi aggiunto - Comprendiamo e siamo consapevoli sarà un percorso difficile dato il deterioramento in cui si trovano le nostre relazioni. La Russia e' pronta a far la sua parte e desidera ricostruire i rapporti a pieno titolo con gli Usa".
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PREMIER ORBAN, "CHE BELLA NOTIZIA, LA DEMOCRAZIA E' VIVA" -Soddisfatto anche il premier ungherese di estrema destra, Viktor Orban: "Congratulazioni. Che bella notizia. La democrazia continua ad essere viva".
AL-SISI: UNA VENTATA NUOVA - Il presidente egiziano Abd al- Fattah al-Sisi vede l'elezione di Trump alla Casa Bianca come "una ventata nuova" nelle relazioni tra il suo paese e gli Stati Uniti. L'Egitto "spera che la presidenza di Donald Trump porterà una ventata nuova nelle relazioni egiziano-americane", scrive in un comunicato. Al-Sisi è fra i primi leader arabi a indirizzare le congratulazioni a Trump. Il Cairo è stato un alleato chiave e di lunga data per gli Usa in Medio Oriente, nonostante le relazioni si siano molto raffreddate dopo la destituzione del presidente islamista Mohamed Morsi nel 2013 e gli americani abbiano spesso criticato il Paese sulla questione dei diritti umani, spingendolo a un avvicinamento alla Russia. Il presidente al-Sisi auspica "maggiore cooperazione e coordinamento a beneficio dei popoli egiziano e americano, così come il rafforzamento della pace, della stabilità e dello sviluppo in Medio Oriente, in particolare alla luce delle importanti sfide che pesano sulla regione". Già prima dell'esito elettorale, al-Sisi aveva detto che Trump sarebbe stato "una buona guida".
MODI: NON VEDIAMO L'ORA DI LAVORARE CON TRUMP - Il premier indiano Narendra Modi si è congratulato con il neo presidente americano Donald Trump, salutando la sua "amicizia" per l'India. Modi su Twitter si è felicitato con Trump per l'elezione, aggiungendo: "Apprezziamo l'amicizia di cui ha dato prova per l'India nel corso della sua campagna. Non vediamo l'ora di lavorare con lei per portare le relazioni bilaterali americano-indiane a un nuovo apice". Nel corso della campagna elettorale, Trump aveva lusingato la comunità indù americana realizzando anche uno spot televisivo in hindi per la festa delle luci di Diwali.
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FARAGE: 2016 ANNO DI RIVOLUZIONI -Entusiasta Nigel Farage, leader del Partito per l'Indipendenza del Regno Unito: "Sembra che il 2016 stia per essere l'anno di due grandi rivoluzioni politiche" ha commentato aggiungendo che il successo di Trump sarebbe "più grande di quello della Brexit".
Looks like 2016 is going to be the year of two big political revolutions @realDonaldTrump. Would be bigger than Brexit! pic.twitter.com/jqANN6UU49
— Nigel Farage (@Nigel_Farage) 9 novembre 2016
LE PEN: FELICITAZIONI AL POPOLO LIBERO -"Felicitazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano, libero!". E' il tweet con cui stamane il leader dell'estrema destra francese, Marine Le Pen, saluta i risultati elettorali per la Casa Bianca provenienti dagli Usa.
I DUBBIOSI:
MERKEL - "STRETTA COLLABORAZIONE, MA VALORI SIANO CONDIVISI" - Stretta collaborazione" con Donald Trump e la nuova amministrazione Usa, ha promesso il cancelliere tedesco Angela Merkel, la quale ha però voluto ricordare che ciò si deve fondare "sui valori condivisi" tra i rispettivi due Paesi. "La Germania e l'America", ha sottolineato il cancelliere tedesco, "condividono i valori della democrazia, della libertà, del rispetto per lo stato di diritto e per la dignità umana, a prescindere dall'origine, dal colore della pelle, dal genere, dall'orientamento sessuale o dalle convinzioni politiche".
Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha subito proposto un incontro con i colleghi degli Esteri per il week-end.
NATO, LEADERSHIP USA PIU' IMPORTANTE CHE MAI - La leadership degli Usa è importante nell'affrontare le nuove sfide sulla sicurezza": cosi' Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, che Donald Trump ha più volte criticato parlando di "alleati passivi", spingendosi fino ad ipotizzare una uscita dall'Alleanza Atlantica.
TUSK E JUNCKER, VERTICE UE-USA APPENA POSSIBILE - I presidenti Ue, Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, hanno invitato Trump a un vertice Ue-Usa "appena possibile". Per il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, comunque "le relazioni Ue-Usa sono più profonde che qualsiasi cambiamento in politico. Continueremo a lavorare insieme".
CHI SPERA IN UN DIVIDENDO POLITICO:
ERDOGAN: USA CONSOLIDERANNO DIRITTI UMANI E LIBERTA' -"Personalmente e a nome del mio Paese, accolgo con favore il risultato elettorale, e auguro agli Stati Uniti un futuro di grande successo". Con queste parole il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha commentato e ha poi sottolineato l'importanza del volere del popolo americano, che ha affidato la Casa Bianca ai repubblicani dopo otto anni di presidenza dei democratici. Erdogan ha infine ribadito l'augurio che Turchia e Usa seguiranno insieme gli sviluppi nella regione, e dopo questa elezione gli Usa "contribuiranno a consolidare diritti, democrazia e libertà".
Sulla stessa linea le parole del premier Binali Yildirim, che al neo eletto presidente Usa ha voluto subito lanciare un messaggio: "Se ci consegna Fetullah Gulen, apriremo una nuova pagina delle relazioni tra i nostri due Paesi". Yildirim, dopo aver ribadito la richiesta di estradizione del magnate e imam, ritenuto la mente del golpe in Turchia, ha fatto i complimenti a Trump, augurandogli un futuro di successi ed esprimendo l'auspicio che gli Stati Uniti mostreranno "la dovuta sensibilità" rispetto al problema del terrorismo in Turchia, e che la consolidata amicizia tra i due Paesi "compirà passi avanti nel prossimo futuro".
ISRAELE, E ADESSO NON SI PARLI PIU' DI STATO PALESTINESE - Per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, Trump è "un amico vero dello Stato di Israele". Ma Netanyahu ha vistosamente evitato qualsiasi argomento spinoso. Non così il ministro dell'Istruzione, Naftali Bennett, che guida la lobby dei coloni ebraici: "La vittoria di Trump offre a Israele la possibilità di rinunciare immediatamente all'idea di creare uno Stato palestinese". "E' la posizione del presidente eletto" americano e "questo dovrebbe essere la nostra politica: l'era di uno Stato palestinese e' ormai alle spalle".
I TIEPIDI:
ABE: USA E GIAPPONE ALLEATI INCROLLABILI - Il premier giapponese Shinzo Abe ha espresso le sue felicitazioni al neopresidente Usa Donald Trump: "Esprimo le mie sincere felicitazioni per la sua elezione quale prossimo presidente degli Stati Uniti" ha dichiarato Abe in un messaggio a Trump. "Il Giappone e gli Stati Uniti sono alleati incrollabili, legati da valori comuni quali la libertà, la democrazia, i diritti fondamentali dell'uomo e lo stato di diritto".
SANTA SEDE, "RISPETTO PER LA SCELTA DEGLI AMERICANI"- La Santa Sede esprime "rispetto per la scelta espressa dal popolo americano, caratterizzata da una forte affluenza alle urne". Lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. "Facciamo gli auguri al nuovo presidente - ha poi aggiunto il primo collaboratore di Papa Francesco - perchèil suo servizio possa essere fruttuoso e assicuro anche la nostra preghiera che lo illumini e lo sostenga nel servizio della sua patria ma anche nel servizio del benessere e della pace nel mondo. C'èbisogno - ha sottolinetao Parolin - di lavorare tutti per cambiare la situazione mondiale che èdi grande lacerazione".
CINA: RELAZIONI SOLIDE CON NUOVO PRESIDENTE - Il commento di Pechino è arrivato prima dell'esito dei risultati, ma di una cosa i leader cinesi sono assolutamente sicuri: "La Cina vuole mantenere relazioni bilaterali solide e stabili con il nuovo presidente degli Stati Uniti" e i legami commerciali sviluppati tra Pechino e Washington sono "di reciproco beneficio ai due Paesi più che causa di problemi" nelle relazioni bilaterali. E' il commento del ministero degli Esteri cinese sulle elezioni negli Stati Uniti.