Houston - Donald Trump volera' oggi a Citta' del Messico per incontrare il presidente Enrique Pena Nieto, poche ore prima del suo atteso discorso sull'immigrazione in Arizona. "Ho accettato l'invito del presidente del Messico. Enrique Pena Nieto, e sono molto ansioso di incontrarlo domani", ha twittato ieri notte Trump, prima di salire sul palco a Everett, nello stato di Washington. Il presidente messicano ha precisato, sempre via Twitter, che l'incontro si svolgera' in mattinata a porte chiuse.
L'invito e' stato inviato venerdi' scorso non solo a Trump ma anche alla rivale democratica Hillary Clinton, "per discutere di questioni bilaterali", ha detto Pena Nieto. "Credo nel dialogo per promuovere gli interessi del Messico nel mondo e per proteggere i messicani ovunque si trovino". E se Trump ha lanciato la sua corsa per la presidenza promettendo un muro al confine con il Messico e bollando i messicani come "trafficanti o stupratori", Pena Nieto ha paragonato il tycoon newyorchese a Benito Mussolini e ad Adolf Hitler. "Ci sono stati episodi nella storia dell'umanita' dove, sfortunatamente, queste espressioni di stridente retorica hanno solo portato ha situazioni molto nefaste", aveva attaccato Pena Nieto. "Cosi' sono arrivati Mussolini e Hitler - aveva spigato - approfittando della situazione, dopo una crisi economica...non vogliamo che succeda di nuovo". Le premesse non sono incoraggianti. Ma con i sondaggi che danno Hillary solidamente in vantaggio, i toni sembra siano destinati ad ammorbidirsi. La promessa di deportare i bambini nati negli Stati Uniti da immigrati illegali sembra, ad esempio, tramontata. Nel suo intervento ad Everett, Trump non ha menzionato la sua visita in Messico ma neppure la costruzione del muro. I fari sono tutti puntati sul suo discorso di questa sera a Phoenix, in Arizona. (AGI)