Washington - Ancora una volta le parole di Donald Trump suscitano un pandemonio: ma lui, secondo un modello già sperimentato, dopo le reazioni indignate e i titoli a non finire, senza fare marcia indietro ha però corretto il tiro. In un passaggio di un suo discorso, a un comizio elettorale in Carolina del Nord è sembrato incitare i suoi seguaci a usare le armi contro la rivale Hillary Clinton: le sue parole hanno suscitato una bufera e lui allora ha spiegato di aver voluto semplicemente incoraggiare i sostenitori del diritto a portare le armi affinché si impegnino di più politicamente. "Hillary vuole di fatto abolire il secondo emendamento della Costituzione", che garantisce il diritto a portare armi, aveva detto Trump durante un comizio a Wilmington, in Carolina del Nord. "Se arriva a scegliere i giudici, non c'è nulla che potete fare". "Ma magari con il polo del Secondo Emendamento, puo' essere che c'è (una soluzione), non so", aveva aggiunto, lasciando la frase in sospeso.
Immediata la reazione sui social media. "In questo video, Trump fa un appello alla rivolta armata o a uccidere il suo rivale. Deprecabile", aveva subito reagito su Twitter il democratico David Cicilline. Mentre il candidato democratico alla vicepresidenza, Tim Kaine, ha detto aggiunto che nessuno il quale aspiri a posizioni di leadership dovrebbe "incitare alla violenza".
Di fronte alle critiche, Trump ha mandato un messaggio su Twitter: "I media fanno di tutto per attrarre l'attenzione. Quello che ho detto e' che i cittadini sostenitori del Secondo Emendamento devono organizzarsi e votare per salvare la nostra Costituzionale". Nel corso degli ultimi mesi, Trump ha piu' volte fustigato la sua rivale, sostenendo che vorrebbe abolire il porto d'armi, mentre la Clinton sostiene invece di voler controlli piu' stringenti. Non e' la prima volta che i magnate newyorkese fa insinuazioni indirette sulla rivale, affermazioni che raramente rettifica e che si rivolgono ai sentimenti radicati in alcune delle fazioni piu' conservatrici del suo elettorato.
Intanto la candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, amplia il suo vantaggio sul rivale repubblicano, Donald Trump, in tre Stati-chiave, tra cui l'Ohio. E' quando risulta da un nuovo sondaggio NBC/Wall Street Journal/Marist. In Iowa, l'ex segretario di Stato e' davanti di 4 punti percentuali (41% a 37) aumentando di un punto il distacco rispetto alla fase pre-Convention (quando era 42 a 39%). In Ohio, la Clinton ha 5 punti di vantaggio sul magnate newyorkese, 43% a 38 (i due erano testa a testa prima delle kermesse dei rispettivi partiti, 39% a testa). E in Pennsylvania, la Clinton ha esteso il suo vantaggio portandolo a 11 punti (48% a 37); il suo vantaggio era di 9 punti, prima a delle convention. In tutti i tre Stati, Trump sperava che il suo vice, Mike Pence, potesse smuovere le acque. (AGI)