Houston - Donald Trump ottiene la nomination repubblicana e parte alla conquista dell'America, sfidando i leader mondiali. In meno di 12 mesi e senza esperienza politica, l'incontenibile miliardario e' riuscito a spazzare via 16 rivali ed ad assicurarsi l'investitura del partito per la corsa alla Casa Bianca, superando la magica soglia dei 1.237 delegati. Obiettivo raggiunto due mesi prima della convention di Cleveland dove l'ormai inevitabile incoronazione sara formalizzata. Il tycoon newyorchese ha umiliato l'establishment del Grand Old Party che in tutti modi ha cercato di ostacolare la sua scalata.
Mai nessun repubblicano della storia moderna aveva ricevuto tanti voti alle primarie. "Coloro che vedete dietro di me mi hanno portato in cima dal Nord Dakota", ha annunciato Trump durante un comizio a Bismarck. "Ho appena appreso di aver vinto la nomination", ha aggiunto, segnalando di aver superato la fatidica soglia dei 1.237. "Sono davvero onorato. Dovevamo arrivare a luglio...ed eccomi qua a guardare Hillary che non riesce a chiudere una partita che doveva essere facile", ha detto, riferendosi alla papabile rivale democratica che non riesce a scrollarsi di dosso Bernie Sanders.
Obama dal G7 in Giappone, leader del mondo irritati da Trump
Il senatore del Vermont e' deciso ad andare fino in fondo mentre la Clinton sta facendo di tutto per evitare una pesante sconfitta in California, anche se dall'impatto soprattutto simbolico. Trump, grazie all'appoggio di decine di delegati "unpledged" - cioe' svincolati rispetto ai risultati delle primarie - che hanno deciso di salire sul suo carro, ha gia' scongiurato una convention aperta a Cleveland mentre ci sono ancora 303 delegati Gop da assegnare alle primarie di 5 stati il prossimo 7 giugno.
Sempre da Bismarck, Trump ha risposto a Barack Obama che durante il G7 aveva sottolineato la preoccupazione dei leader del mondo per la possibilita' che il magnate del Real Estate si trasferisca alla Casa Bianca. "E' un bene" che i leader del mondo siano preoccupati" ed "e' inusuale che Obama - ha osservato - parli di me durante una simile conferenza stampa ma va bene cosi'".
Il miliardario ha poi aggiunto che il suo vice presidente "sara' probabilmente" una donna o un esponente delle minoranze e che e' pronto a dibattere "con Bernie" se gli danno 10 o 15 milioni di dollari da destinare alla beneficenza. Ma e' con Hillary che "voglio correre", ha affermato, nonostante lo scandalo delle email che evidenziera', ha attaccato, un comportamento "probabilmente illegale".(AGI)